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Bonus edilizi e nuove criticità, problemi per circa l’80% delle imprese: cosa sta succedendo

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Il Governo dopo aver criticato il costo eccessivo dei bonus edilizi ha deciso di ridurre e filtrare le imprese che oltre una certa soglia di spesa sono autorizzate ad prendere in carico i lavori.

Dal 1 luglio del 2023, per beneficiare dei bonus edilizi per lavori sopra i 516 mila euro, bisognerà rivolgersi a imprese che hanno la certificazione SOA.

Il Governo ha così escluso da questo mercato circa l’80% di piccole imprese. Fino a ora queste si erano potute avvantaggiare, anche con qualche sospetto circa i costi gonfiati, degli incentivi come il Superbonus 110%.

Le nuove barriere burocratiche sono quindi un ostacolo atta ad arginare le spese sospette; realtà che gli stessi funzionari italiani hanno definito una tra le più grandi truffe che la Repubblica abbia mai visto. Ad affermarlo era stato circa due mesi fa il ministro dell’Economia Franco, in relazione agli illeciti emersi dai controlli dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza. Le cifre delle frodi ammontano a 4,4 miliardi di euro con sequestri per 2,3 miliardi.

Bonus edilizi; sospetti e nuove criticità bloccano l’assegnazione di una parte dei lavori

Solo a fine gennaio sono stati fatti lavori su 100.000 edifici tramite il credito del 110%, per un totale di 20 miliardi di euro. Erogando le agevolazioni dei vari bonus edilizi varati dal governo per sostenere la ripresa, sono stati sottovalutati gli aspetti tecnici, edilizi o energetici che caratterizzano l’intervento. A questo si affianca l’assenza di trattativa sul prezzo; un conto è vendere un credito fiscale dopo essersi pagati i lavori di tasca propria; un altro è farsi fare un prestito garantito con il credito che sarà erogato dopo i lavori.

Per questi motivi l’obbligo di richiedere la SOA scatterà dal 1 gennaio. Da quella data le imprese dovranno dimostrare di aver fatto almeno richiesta agli enti certificatori. Dal 1 luglio dovranno invece aver ottenuto la certificazione vera e propria per poter lavorare. L’effetto generale della norma sarà quella di rallentare l’esecuzione dei lavori. Questo coinvolgerà una parte di italiani che hanno assecondato una manovra nata dalla volontà di contribuire alla crescita del Pil e all’efficientamento degli edifici nel Paese.

Andrea Carta

Ha studiato Analisi Tecnica dei mercati finanziari e ha svolto la professione di trader indipendente fino al 2019. Appassionato di letteratura e scrittura creativa, concilia le sue conoscenze ed esperienze scrivendo articoli in tema finanziario, socio economico e politico

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