È la circolare n. 22/2025 a dare risposte concrete per avere il Bonus IMU, TARI e Bollette.
Ottenere il Bonus IMU, Tari e bollette significa aver una grossa quantità di denaro, quel risparmio e potere d’acquisto che sta sempre più venendo meno. Decreto attuativo e domanda per accedere ai benefici, come fare.
La circolare n. 22/2025 pubblica il decreto attuativo dello scorso 5 giugno, al fine di accedere ai punti vendita esclusivi. Per fare domanda bisogna rispettare un tempistica ben precisa, dalle 10,00 del 1° luglio al 30 luglio ore 17,00.
Si tratta di contributi per i punti vendita dedicati alla rivendita di giornali secondo quanto espresso dall’articolo 1 del Decreto del Capo Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria del 17 aprile 2025.
Soggetto al regime del de minimis, il contributo non può andare oltre 4.000,00 euro, e si calcola tenendo conto del 60% delle spese poste dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre dello stesso anno.
Si considerano: l’IMU, la TASI, il CUP, la TARI, e le spese di canoni per locazione e servizi di energia elettrica e telefonici legati a internet, ma anche dei costi per l’acquisto o il noleggio dei registratori di cassa come POS.
Se l’edicola è stata aperta il 50% delle domeniche del 2024, il contributo ha l’aggiunta del 10%, rimanendo nel limite dei 4 mila euro.
Le imprese esercenti per essere ammesse, bisogna che l’attività di rivendita dei giornali deve essere iscritta al registro delle imprese con codice ATECO 47.62.10, legato al commercio al dettaglio di giornali, periodici e riviste, come codice di attività primario o prevalente.
Inoltre devono essere in regola con l’adempimento degli oneri contributivi e previdenziali. Infine, l’interessata impresa deve mantenere l’attività di rendita esclusiva di quotidiani e periodici per 12 mesi dopo la data di ammissione al contributo
Analizzati i punti cardine del bonus IMU, TARI e Bollette, bisogna comprendere come fare domanda. Perché sbagliarsi è molto semplice, e non bisogna assolutamente perdere la possibilità di concretizzare un beneficio del genere.
Come già detto, c’è una finestra temporale da rispettare per l’invio della domanda, altrimenti si perdono i benefici. Questa la si inoltra per via informatica, mediante una procedura disponibile nell’area riservata del portale www.impresainungiorno.gov.it.
Non possono mancare i dati e le indicazioni delle spese sostenute per le azioni previste nello specifico. Mentre per quanto concerne la relativa documentazione questa, andrà conservata tra i documenti, per poi essere esibita nell’ipotesi di controllo da parte dell’amministrazione. La richiesta deve essere correlata a una dichiarazione sostitutiva precisa di atto di notorietà che attesti cosa è indicato in decreto.
In ultimo, il fondo stanziato per la misura è di 10 milioni di euro, e nel caso di insufficienza dello stesso davanti il fabbisogno, si considera la ripartizione proporzionale.
La circolare n. 48390 del 16 giugno 2025, determina l'aiuto di Stato e indica cosa…
A breve verrà innalzata l'età pensionabile, ma il Governo potrebbe impedire il posticipo dell'uscita di…
Non è la prima volta che titoli solidi vengono colpiti da giudizi negativi, ma quello…
Cosa spinge le grandi banche d’affari a cambiare idea su certe azioni italiane? Perché proprio…
Nuove modalità di accesso al mondo scolastico per il personale ATA. Scatta il panico tra…
Ogni mese è una corsa contro il tempo. C’è chi deve dividersi tra il lavoro,…