Buone notizie per le mamme, perché l’importo relativo al Bonus Mamma sarà incrementato. Confermate le indiscrezioni circolate di recente.
Tramite la circolare numero 45 pubblicata lo scorso 19 febbraio, l’INPS si allinea all’avviso della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche della famiglia che è stato diffuso tramite Gazzetta Ufficiale il 4 febbraio 2025 (l’articolo di riferimento è il numero 28). Qual è la novità? Che l’importo del Bonus Mamma subirà un incremento sostanzioso, con l’adeguamento calcolato sull’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. L’assegno erogato dalle amministrazioni comunali è quindi destinato ad aumentare.
Salgono le cifre e si innalza, parallelamente, anche la soglia dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) per l’anno 2025. Il valore aggiornato dell’assegno mensile di maternità sarà valido dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025, da gennaio 2026 verrà effettuato nuovamente il calcolo, facendo scaturire importi differenti. Ma vediamo nel dettaglio, nei prossimi paragrafi, come cambia il Bonus Mamma per le madri che lo percepiscono già, per quelle che lo hanno richiesto e per quelle che vogliono richiederlo nei prossimi mesi.
La circolare numero 45 dell’Istituto di previdenza (INPS) illustra nel dettaglio gli aumenti previsti per l’assegno di maternità concesso dai Comuni. Questo viene riconosciuto per nascite, affidamenti preadottivi e adozioni senza affidamento; per tutto il 2025 l’importo mensile ammonterà a 407,40 euro (per un massimo di cinque mensilità, un’erogazione complessiva di 2.037 euro). Ma non è finita qui perché con l’adeguamento relativo all’indice ISTAT dei prezzi al consumo, cambiano pure le soglie ISEE per accedere al beneficio in questione.
Per quanto riguarda gli eventi (nascita, affidamento preadottivo e adozione senza affidamento) verificatisi tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025 – la finestra temporale rimane quella sopraccitata, quindi – saranno ritenuti validi per l’assegnazione del contributo solo se il valore ISEE del nucleo familiare non superi la soglia imposta di 20.382,90 euro. Il parametro, ricordiamo, è stato allineato alle indicazioni fornite dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche della famiglia (l’articolo di riferimento della Gazzetta ufficiale è il numero 28 del 4 febbraio 2025).
Insomma, vengono confermate le indiscrezioni circolate con insistenza di recente. Le mamme possono finalmente sorridere, anche perché, in un periodo storicamente complicato a livello economico come quello attuale, un aiuto da parte delle istituzioni non può far altro che giovare.
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