Le agevolazioni legate al bonus prima casa, si possono ottenere più volte lo ha stabilito la Corte di Cassazione in una sentenza: ecco cosa bisogna sapere.
Le agevolazioni previste per l’acquisto della prima casa, riguardano i cittadini che acquistino la nuova abitazione nel Comune dove risiedono, a patto di non essere già proprietari di un’altra abitazione nello stesso.
Tale possibilità può essere richiesta anche per più volte: questo è quello che ha deciso la Corte di Cassazione in una sentenza. Analizziamo insieme come fare e soprattutto quali sono i casi consentiti.
Il bonus per l’acquisto di una prima casa, consente al cittadino di usufruire di agevolazioni fiscali riguardanti alcune imposte da versare. Esso può essere richiesto in tre casi: acquisto dell’abitazione; successione ereditaria nella proprietà e donazione della proprietà.
In particolare, le agevolazioni spettano all’acquirente: se egli acquista una prima casa da una Ditta l’Iva scende dal 10% al 4% e le imposte catastale e ipotecaria anziché al 1% e 2% rispettivamente rimangono fisse a 200 euro. Se l’acquirente acquista invece una casa da un privato, l’imposta di registro scende dal 9% al 2% e le imposte catastale e ipotecaria rimangono fisse per 50 euro.
LEGGI ANCHE: IMU sulla prima casa dal 2022: con il Decreto fiscale l’esenzione non sarà per tutti
Tuttavia per la richiesta delle agevolazioni legate all’acquisto della prima casa, vi sono delle condizioni da rispettare:
La Corte di Cassazione ha dato la possibilità di poter richiedere il bonus prima casa con le relative agevolazioni anche per più di una volta, infatti, secondo la Cassazione i casi in cui il bonus può essere richiesto una seconda volta sono:
La Corte di Cassazione ha chiarito i dubbi in merito in materia di donazioni. In particolare, in caso si usufruisca dei benefici legati alle agevolazioni fiscali sulla prima casa, essi sono soggetti a revoca nel caso in cui la donazione dell’immobile avvenga prima del decorso di cinque anni.
L’unica eccezione alla fattispecie è che la donazione sia conseguenza di una causa di separazione o di divorzio consensuale tra coniugi: solo in questo caso si potrà donare l’immobile all’ex coniuge senza perdere l’ingente agevolazione fiscale.
Infine, non vi è la perdita delle agevolazioni nel caso in cui il contribuente dopo aver acquistato l’immobile concordi lo scioglimento per di una donazione effettuata prima dell’acquisto e avente oggetto un immobile dello stesso Comune. In questo caso, il bonus non decade perché in quel momento non si era più proprietari del bene donato.
La Cassazione si pronuncia in merito al dipendente che va risarcito con la sentenza n.…
Questi tre titoli hanno catturato l'attenzione degli analisti per la loro potenzialità di crescita. Quali…
Quanto conta davvero essere presenti nei primi anni di vita di un figlio? Una recente…
La Circolare n. 83/2025 è il punto di riferimento, il Bonus INPS con sconto del…
Forse vi spettano più soldi sulla pensione e nemmeno lo sapete. Il problema è che…
Mani in alto questo BTP è mio e non si tocca! Tutti i dipendenti della…