Bonus studio figli viene ampliato: ci voleva proprio e per me sono tanti soldi

Finalmente una misura vantaggiosa, il bonus studio figli diventa “extra-large”, ecco come ottenerlo.

Tra le tante misure introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, la n. 207, c’è senza dubbio la proficua introduzione di novità importanti in merito alle detrazioni per i figli a carico. Riguarda degli aggiornamenti sia per i limiti di età che per la tipologia stessa delle agevolazioni: si parla di spese universitarie e nello specifico quelle dei figli conviventi del coniuge deceduto.

sfondo banconote euro e famiglia riunita
Bonus studio figli viene ampliato: ci voleva proprio e per me sono tanti soldi- Trading.it

Ai sensi dell’ex art. 12 TUIR, per quanto concerne le nuove regole per le detrazioni fiscali per i figli a carico, trattando quella di 950 euro in relazione al reddito e quindi variabile, è riconosciuta in età compresa tra i 21 e i 30 anni. Al di sotto, vi opera l’AUU, cioè la sigla indicante l’Assegno Unico Universale.

Come accennato, si aggiungono nella lista dei destinatari dell’agevolazione, anche i figli del coniuge deceduto, quelli conviventi con il coniuge superstite. Ovviamente, sempre tenendo conto del limite d’età pocanzi indicato.

Per i figli con disabilità invece, cosa succede alla luce degli ultimi aggiornamenti? Entra in gioco la Legge n. 104/1992 che disciplina il regime, per cui non si applica il limite d’età, ma c’è solo la soddisfazione del requisito minimo dei 21 anni.

Come funziona il Bonus studio figli, indicazioni pratiche in breve

In seguito alla presentazione e all’analisi del bonus studio figli, diviene fondamentale comprendere il suo funzionamento, soprattutto in relazione a quali elementi porre in essere per soddisfare appieno le condizioni per averlo senza commettere alcun errore.

famiglia riunita
Come funziona il Bonus studio figli, indicazioni pratiche in breve- Trading.it

Chi ha più di 30 anni potrà averlo o è escluso a prescindere? Trattandosi di spese universitarie, non è raro avere quest’età e ritrovarsi nel pieno degli studi, per cui molti si domandano se saranno tra i destinatari o meno del bonus studio figli. Nello specifico, c’è chi si domanda se ciò possa accadere anche con i figli non naturali, ma conviventi con il coniuge superstite.

Si evince che nonostante il limite anagrafico per la detrazione base, l’art. 12 comma 4-ter del TUIR, permette comunque di detrarre le spese sostenute nell’interesse dei figli che sono fiscalmente a carico, al di là dell’età anagrafica. L’importante è che si rispetti il limite reddituale. Questo è importantissimo al fine di scaricare la spesa universitaria, anche per il figlio non naturale.

Bisogna che ci sia un reddito annuo non maggiore a 2.840,51 euro, e se questo è rispettato, il coniuge superstite che effettivamente sostiene la spesa, potrà detrarla nella dichiarazione dei redditi.

Ricapitolando, nonostante la detrazione forfettaria per i figli a carico abbia un limiti di 30 anni, il fatto di poter detrarre delle spese specifiche come quelle universitarie per un figlio convivente del coniuge deceduto, rimane, l’importante è che si rispetti il limite di reddito indicato.

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