Mai visto un beneficio del genere, con il Bonus Taxi si dice addio ai mezzi pubblici, aumenta la sicurezza?
Non tutti pensano al taxi come una soluzione, ma con questo bonus diventerà “normalità”. C’è chi la vede come un’opportunità di sicurezza, perché la paura di prendere i mezzi di trasporto pubblici è tanta, specie in orari tardi e per le categorie soggette a discriminazioni come le donne. Per cui diviene fondamentale aprirsi alle novità, ma con consapevolezza: ci sono delle criticità da affrontare.
Sono diversi i Comuni che si stanno attivando per introdurre questa agevolazione per sostenere gli spostamenti di categorie che necessitano di maggiore assistenza negli spostamenti. Si parla anche di anziani e persone con disabilità, tutti meritano di essere indipendenti e di vivere dignitosamente, è un diritto.
Quindi, l’iniziativa ha il chiaro intento di facilitare gli spostamenti per chi vive queste difficoltà. Si offrono buoni o sconti anche sul costo delle corse in taxi. Nonostante si auspichi un sistema di trasporti pubblici più efficiente che dovrebbe rendere “superflui” tali bonus, non c’è dubbio sul fatto che constano in un aiuto concreto da non sottovalutare.
Ci sono degli esempi cittadini che permettono di ispirarsi ad un sistema valido e vantaggioso.
I migliori esempi del Bonus Taxi, analisi delle criticità e aspettative
Si tratta di una possibilità davvero vantaggiosa, questo però non significa che sia facile da consolidare. Non mancano delle criticità, le quali vanno indagate per potervi porre le giuste soluzioni, ecco cosa ci si deve aspettare.
Un esempio molto valido da tenere in considerazione se si vuole adottare questo sistema, è incarnato dalla città di Milano, la quale ha attivato un buono per li Over 65 e per le persone con una disabilità pari o superiore al 65% al fine di ridurre il costo delle corse in taxi. Non è però la sola.
Anche Roma con l’iniziativa “Buoni Viaggio Roma” offre degli sconti senza precedenti. Si parla di agevolazioni fino al 100% per persone certificate dalla Legge n. 104 del 1992 e circa il 50% degli anziani.
Qual è la situazione nel resto del Paese? Altre città come Torino, Napoli, Bologna, Trento, Firenze e Verona, si sono già attrezzate con bonus simili da tempo. Per cui gli sconti variano in relazione a delle caratteristiche, come l’età c’è distinzione ad esempio tra Over 65 e Over 70.
Ma la principale criticità è che comunque a livello nazionale non c’è un sistema omogeneo, anzi ci sono aree per niente coperte, specie nel Sud Italia. Quindi, è importante ispirarsi ai Comuni avanguardisti, per fare in modo che tutti gli altri innestino un segnale positivo e di supporto alle categorie più vulnerabili.