Una somma che può sembrare piccola ma che, per molte famiglie, rappresenta un aiuto concreto. Il bonus tredicesima 2025 potrebbe essere ancora ottenuto, ma solo per pochi giorni. Chi non l’ha trovato in busta paga nel dicembre 2024 non deve darsi per vinto. Esiste ancora una via per recuperarlo, ma il tempo stringe e non c’è spazio per le distrazioni. Un’opportunità che passa silenziosa, ma che può fare la differenza nel bilancio familiare.
A volte i diritti si nascondono tra le righe della burocrazia. È successo anche con il bonus da 100 euro previsto dal Decreto Omnibus per i lavoratori dipendenti con figli a carico e redditi medio-bassi.

Un contributo pensato per chi spesso fatica a far quadrare i conti, ma che rischia di essere perso da chi non conosce bene le regole. La buona notizia è che non tutto è perduto. Esiste ancora un canale per ottenere il bonus: la dichiarazione dei redditi. Serve però agire in fretta, perché le scadenze sono ormai dietro l’angolo.
Chi può richiederlo e perché in tanti lo hanno perso
Il bonus tredicesima 2025 è stato previsto per chi, nel 2024, ha percepito un reddito da lavoro dipendente non superiore a 28.000 euro lordi e ha almeno un figlio a carico fiscalmente. A questi criteri si aggiunge un altro elemento tecnico spesso trascurato: l’imposta lorda deve essere superiore alle detrazioni per lavoro dipendente. Solo in quel caso è possibile beneficiare effettivamente del contributo.

Molti non l’hanno ricevuto perché il datore di lavoro, a dicembre 2024, non disponeva delle informazioni necessarie per erogarlo in busta paga. Altri invece non risultavano in servizio nell’ultimo mese dell’anno o avevano cambiato più datori di lavoro nel corso del 2024. In tutti questi casi, il bonus può essere recuperato tramite la dichiarazione dei redditi 2025.
Un errore frequente riguarda la doppia richiesta: il bonus spetta a un solo genitore per nucleo familiare, anche se entrambi lavorano e soddisfano i requisiti. Anche per questo motivo è fondamentale compilare con attenzione i moduli fiscali, per evitare che la richiesta venga annullata.
Come e quando richiederlo senza perdere l’occasione
Chi ha un datore di lavoro o un ente pensionistico può recuperare il bonus compilando il modello 730 entro il 30 settembre 2025, indicando l’importo nel rigo C14. Chi invece non ha un sostituto d’imposta, come collaboratori domestici o disoccupati, deve presentare il modello Redditi Persone Fisiche entro il 31 ottobre, usando il rigo RC14.
Le informazioni utili si trovano nella Certificazione Unica, nei campi 721 e 726, oppure tra le annotazioni. L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato chiarimenti ufficiali per facilitare la compilazione. Chi utilizza la dichiarazione precompilata può accedervi online tramite SPID, CIE o CNS. Per i residenti all’estero è possibile l’accesso anche con le credenziali Inps.
Attenzione anche ai casi in cui il bonus è stato ricevuto per errore: se non si avevano i requisiti, bisogna restituirlo, barrando l’apposita casella nei righi C14 o RC14. In caso contrario, si rischiano controlli e sanzioni.
Il bonus tredicesima 2025 non tornerà il prossimo anno: è un contributo eccezionale, pensato per un solo esercizio. Per chi rientra nei criteri, può essere un aiuto utile, se non addirittura necessario. Vale la pena fermarsi un attimo, consultare i documenti, e capire se si ha diritto a questa piccola ma significativa boccata d’ossigeno. Rinunciarvi, solo per una dimenticanza, sarebbe un vero peccato.