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Borsa di Milano: dopo il segnale rialzista 5 titoli in ripresa su cui puntare

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La cautela resta d’obbligo su questi cinque titoli in ripresa. Lo scenario macroeconomico rimane influenzato al ribasso dai risvolti delle politiche monetarie e le incertezze dovute al confronto tra occidente e Russia. 

Le prospettive rialziste restano sullo sfondo dalla guerra, dal surriscaldamento dei prezzi e dall’inasprimento delle politiche monetarie.

Inizio di settimana in rialzo per i mercati, Dow Jones e l’S&P hanno chiuso al massimo dal novembre 2020, invertendo un trend al ribasso che durava da quasi due mesi. Le borse Usa rimangono chiuse oggi per la festività del Memorial Day. Nella prima parte della settimana ci possono essere variazioni nella tendenza soprattutto sui mercati dell’eurozona. Usciranno domani infatti i dati di maggio sull’inflazione dell’area euro a cui seguiranno venerdì quelli sull’occupazione Usa.

Sul piano macroeconomico giugno rappresenterà un mese decisivo per prevedere il decorso e la fine della fase ribassista. In particolare, dal primo giugno inizierà il taglio del bilancio della Fed, che dovrebbe far sentire i suoi effetti sull’azionario man mano che entrerà pienamente a regime questa estate.

Cinque titoli a Piazza Affari tornati al rialzo e sottovalutati

Per quanto riguarda l’Italia ci sono cinque titoli a Piazza Affari che sono tornati al rialzo e presentano buone prospettive di crescita. Secondo le stime degli analisti tra i migliori titoli di borsa italiani su cui fare trading ci sono: BPER Banca, ENEL, ENI, Leonardo, Stellantis.

BPER Banca; la Banca Popolare dell’Emilia Romagna è oggi tra le cinque banche più importanti in Italia. La media di 13 stime degli analisti vedono un prezzo fair value intorno ai 2,47 euro. Lo scenario rialzista si dovrebbe concretizzare fintanto che il prezzo rimane sopra la soglia degli 1,7 euro. Oggi BPER ha la sua sede principale a Modena, ed è la sesta realtà bancaria italiana per numero di sportelli e con circa 2 milioni i clienti serviti. Il suo trend attuale è condizionato dal crollo che dai minimi di marzo a 1,33 euro ha riportato il titolo agli attuali 1,88 euro. Dal punto di vista tecnico la conferma della prosecuzione della tendenza rialzista si avrà con il superamento della resistenza di lungo periodo a 2 euro.

ENEL; la più nota società fornitrice di energia elettrica vede una media delle 24 stime degli analisti il titolo intorno con un fair value intorno agli 8,29 euro per azione. Fino a quando non si assisterà a una chiusura settimanale inferiore a 5,84, i prezzi potrebbero continuare a salire. Le azioni Enel sono in crescita del 39% rispetto all’inizio dell’anno, le prospettive attuali vedono un trend long proseguire per almeno un mese verso un prezzo minimo in area 6,75 euro. Enel si trova oggi al centro delle dinamiche economiche relative all’aumento dei costi energetici e può così sfruttare il vantaggio di una ripresa economica che si accompagna al maggiore costo finale dei suoi servizi.

ENI; la società di idrocarburi è anch’essa come tutto il settore dell’energia al centro dell’interesse degli investitori. La media delle 24 stime degli analisti prezzano il titolo ad un fari value di 16,41 euro per azione. Dal punto di vista tecnico si configura al prezzo attuale intorno ai 14,15 euro un doppio massimo in grado di respingere il prezzo almeno fino a 13,50 euro. Fino ad allora i prezzi potrebbero continuare a salire. Eni che ha un ruolo molto nell’approvvigionamento di gas naturale verso il nostro Paese, sta riducendo nel tempo la sua produzione, sostituendo questa attività con la costruzione e la gestione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. ENI partecipata largamente anche dallo Stato italiano, rimane quindi un titolo interessante anche sul lungo periodo.

Leonardo e Stellantis

Leonardo; La multinazionale italiana operativa nei settori della difesa, della sicurezza e dell’aerospazio ha una quotazione con un rialzo verso il fair value. Questo è stimato secondo la media di quindici analisti intorno ai 12,12 euro per azione. Un incremento potenziale del 20% che si confà all’attuale tendenza delle tecnologie per il mercato civile e della difesa. Fino a quando non si assisterà a una chiusura settimanale inferiore a 9,76, i prezzi potrebbero continuare a salire nei prossimi 3 mesi. Le quotazioni possono arrivare fino a un range di prezzo compreso tra gli 11,85 e i 13,20. Una delle garanzie di successo dal punto di vista economico è la presenza del principale azionista nel Ministero dell’Economia e delle Finanze che detiene una quota corrispondente al 30,2%. Mentre per il 48% gli azionisti sono rappresentati da investitori istituzionali.

Stellantis; uno dei leader globali nel settore automobilistico inserisce la sua strategia di mercato finalizzata a garantirsi il primo posto in Europa con il 100% di vendite di sole auto elettriche entro il 2030. La media di 24 stime degli analisti prezza il titolo intorno a 21,74 euro per azione. Il trend long potrebbe proseguire nei prossimi mesi fino a che non ci sarà una chiusura settimanale inferiore ai 12,7 euro. Stellantis che incorpora in totale 14 marchi può arrivare secondo gli analisti entro tre mesi fino al range di prezzo compreso tra i 16,2 e i 16,76 euro.

Andrea Carta

Ha studiato Analisi Tecnica dei mercati finanziari e ha svolto la professione di trader indipendente fino al 2019. Appassionato di letteratura e scrittura creativa, concilia le sue conoscenze ed esperienze scrivendo articoli in tema finanziario, socio economico e politico

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