Tassi di interesse e BTP, ecco i rendimenti e i protagonisti di settembre.
Con l’ultima manovra della BCE i tassi salgono a 1,25%. In questo scenario Christine Lagarde conferma nessun cambiamento circa lo scudo anti-spread.
Il TPI inaugurato a luglio serviva per dissuadere i mercati condizionati dal panico sulla tenuta dei conti pubblici. Un effetto particolare e diretto sui titoli di Stato come i BTP, oggi con uno spread che resta intorno ai 230 punti base il livello più alto nell’Eurozona dopo quello della Grecia.
Quando nel marzo 2020 arrivò in Italia la pandemia, il governo si trovò costretto ad aumentare il deficit, che si sarebbe dovuto attestare al 2,4% del PIL, chiudendo quell’anno al 9,5%. Fu l’occasione per emettere una nuova tipologia di titoli di stato per finanziare le spese dovute al regime economico durante quell’anno.
Nel luglio 2020, il Tesoro collocò sul mercato il BTp Futura 2030. Un’obbligazione con cedole crescenti, riservato ai risparmiatori e investitori retail e con premio fedeltà indicizzato all’andamento del PIL nominale.
I sottoscrittori del BTp Futura 2030 avranno con certezza un rendimento medio alla scadenza di 1,285%. Questo può arrivare al 1,585% aggiungendo il premio fedeltà. Chi acquistasse oggi il titolo avrebbe inoltre un ritorno a scadenza maggiorato del 16,5% lordo data una quotazione intorno a 83,5 centesimi.
In questi primi due anni di vita del BTp Futura 2030 il PIL nominale italiano è cresciuto inoltre del 10,3% circa. Il premio fedeltà massimo del 3% alla scadenza si ottiene solo se il PIL nominale cresca poco più del 30% tra l’anno di emissione e il 2029. È abbastanza probabile che nei prossimi sette anni ciò possa realizzarsi ma il rendimento finale dipenderà anche dal corso dell’inflazione.
Oltre a questo, per chi volesse accedere a un nuovo titolo domani il Mef punterà a raccogliere con una nuova sottoscrizione fino a 7,5 miliardi di euro. Il 14 settembre ci sarà un’asta di BTp a medio lungo termine con i seguenti titoli:
Chi avesse intenzione di fare trading sui BTP rivendendolo prima della scadenza inserire in portafoglio il BTp 2046 è la scelta giusta. Esso è negoziato infatti sotto la pari e ha la cedola più sostanziosa. Il rendimento BTp 2046 è infatti maggiore del 4,25% lordo.
La quotazione di questo BTp ha perso nelle ultime cinque settimane il 17%, scendendo a una quotazione di circa 87,50 centesimi. Uno sconto che permette di percepire un rendimento finale particolarmente allettante, che può aumentare considerate le nuove elezioni e l’anno particolarmente difficile in arrivo.
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