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BTP: le stime della BCE favoriscono le emissioni di nuovi Titoli di Stato con rendimenti pazzeschi

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Secondo le ultime stime della BCE sull’inflazione nei prossimi anni si assisterà, considerando la congiuntura economica, a un aumento dei profitti sui titoli di stato.

È il quadro che emerge dalle stime fino al 2024 dell’inflazione sulla base dei rendimenti attuali e dell’operato incerto del nuovo governo.

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L’inflazione per il 2022 sarà secondo gli ultimi dati dell’8,1%, scenderà al 5,5% nel 2023 per arrivare al 2,3% nel 2024. Per i primi due anni si assisterà a una stagnazione della crescita fino al meno alla prima metà del 2023. Le stime sulla crescita del Pil parlano di un risultato che avrà il suo punto di minimo nel 2023 allo 0,9% per poi risalire all’1,9% nel 2024.

Una variabile importante all’allineamento dei valori reali alle stime è la decisione che i ministri dell’Energia dell’Unione europea prenderanno sul price cap da imporre alle importazioni di gas russo in Europa. Oltre a questo si valutano la riduzione del consumo di elettricità, un finanziamento alle aziende di combustibili fossili nonché il sostegno per la tenuta delle società energetiche.

A queste variazioni il consiglio direttivo è pronto ad adeguare tutti gli strumenti a sua disposizione per garantire che una politica monetaria adeguata a raggiungere l’obbiettivo dell’inflazione al 2%. Così nell’arco dei prossimi due anni almeno la sottoscrizione di un Titolo di Stato come un BTP promette interessi cedolari in aumento e un impatto inferiore dell’inflazione sui profitti.

Il rendimento del Btp decennale e il confronto con le nuove emissioni a 3, 7 e 10 anni del 13 settembre

In campo obbligazionario il rendimento del Btp decennale è arrivato al record del 4,042% e lo spread Btp/Bund sale a 230 punti base. In questo contesto il Mef colloca 7 miliardi di euro del Bot annuale 14 settembre 2023. Nell’asta di martedì 13 settembre saranno invece collati fino a 7,5 miliardi di euro dei Btp a tre, 7 e 30 anni.

Per quanto riguarda i dettagli delle caratteristiche dei BTP dell’asta del 13 settembre verrà emesso la nona tranche del BTP a 3 anni con Codice ISIN IT0005493298. Il BTP emesso il 19 aprile 2022 verrà offerto per un importo massimo di 2,75 miliardi, ha scadenza il 15 agosto 2025 e ha una cedola annuale dell’1,2% il cui prossimo pagamento è previsto per il 15 febbraio 2023.

Nella stessa giornata verrà emesso anche la settima tranche del BTP a 7 Anni con Codice ISIN IT0005495731. Il BTP emesso il 16 maggio 2022 verrà offerto per un importo massimo di 3,25 miliardi, ha scadenza il 15 giugno 2020 e ha una cedola annuale dell’2,8% il cui prossimo pagamento è previsto per il 15 dicembre 2022.

L’ultimo titolo offerto infine è la diciannovesima tranche del BTP 30 anni con Codice ISIN IT0005083057. Il BTP emesso il 1° settembre 2014 verrà offerto per un importo massimo di 1,5 miliardi e ha scadenza il 1° settembre 2046. Con una vita residuale di 24 anni offre una cedola annuale dell’2,8% il cui prossimo pagamento è previsto per il 1° marzo 2023.

Prenotazione da parte del pubblico è da effettuare entro il 12 settembre 2022, mentre la presentazione delle domande in asta entro le ore 11,00 del 13 settembre 2022. La Presentazione domande asta suppl. scade alle 15,30 del 14 settembre 2022. Il regolamento sottoscrizioni è previsto per il 15 settembre 2022.

Andrea Carta

Ha studiato Analisi Tecnica dei mercati finanziari e ha svolto la professione di trader indipendente fino al 2019. Appassionato di letteratura e scrittura creativa, concilia le sue conoscenze ed esperienze scrivendo articoli in tema finanziario, socio economico e politico

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