Cadi sulle scale del palazzo? Ecco quando il condominio ti deve risarcire davvero

Un semplice gradino può cambiare tutto. Una caduta nelle scale del palazzo, una mattonella rialzata nel cortile o un pavimento bagnato nell’atrio possono trasformarsi in una vera odissea legale. Quando si subisce un infortunio in condominio, la domanda è sempre la stessa: “Chi paga?”. E la risposta non è affatto scontata. Esistono regole precise, condizioni da rispettare e responsabilità ben definite. Ma attenzione, perché non basta cadere per ottenere un risarcimento danni. Dietro c’è un intreccio di prove, norme e decisioni da prendere con attenzione.

Ogni condominio è un microcosmo, dove convivono non solo persone, ma anche responsabilità. Le aree comuni – cortili, pianerottoli, ingressi – sono attraversate ogni giorno da decine di piedi distratti. Ed è proprio in questi spazi condivisi che si verificano molti incidenti.

Persona caduta sulle scale
Cadi sulle scale del palazzo? Ecco quando il condominio ti deve risarcire davvero-trdaing.it

Una pulizia fatta da poco, un guasto non segnalato, una disattenzione dell’amministratore: tutto può concorrere a un infortunio. Ma non ogni caduta ha automaticamente un colpevole. Serve capire se esiste una causa concreta, legata a una mancanza di manutenzione o a una gestione negligente delle parti comuni. Solo allora può emergere la responsabilità del condominio.

Cadute e incidenti nelle aree comuni del palazzo: quando il condominio deve davvero risarcire

Perché un risarcimento per infortunio in condominio venga riconosciuto, serve una condizione essenziale: che la causa del danno sia legata direttamente a un difetto strutturale o a una mancanza di custodia da parte del condominio. Il riferimento normativo è l’art. 2051 del codice civile, che prevede la responsabilità per danno da “cose in custodia”. E le cose in questione, in questo caso, sono le parti comuni del palazzo.

Persona che consegna soldi
Cadute e incidenti nelle aree comuni del palazzo: quando il condominio deve davvero risarcire-trading.it

Facciamo un esempio concreto. Se qualcuno scivola perché il pavimento è ancora bagnato dopo le pulizie e non è stato segnalato il pericolo, allora il condominio può essere ritenuto responsabile. Ma se la caduta è avvenuta per una distrazione personale o per un evento imprevedibile, come una folata di vento che fa cadere qualcosa sul passaggio, allora si potrebbe parlare di caso fortuito. In quel caso, il condominio non dovrà nulla.

Chi si fa male deve provare il nesso tra l’incidente e lo stato dei luoghi. Foto, certificati medici e, soprattutto, testimoni possono fare la differenza. La presenza di una persona che ha assistito alla scena è spesso decisiva per convincere un giudice della dinamica dell’accaduto. Senza testimoni, il percorso per ottenere un risarcimento dal condominio può diventare molto più complesso, se non impossibile.

Come funziona la richiesta di risarcimento e cosa succede se il condominio non paga

Una volta raccolte le prove, il danneggiato deve rivolgersi all’amministratore condominiale. È lui il primo referente per attivare le procedure. Se il danno è evidente e documentato, l’amministratore può proporre la liquidazione attingendo direttamente dal fondo condominiale. In alternativa, si potrà convocare un’assemblea straordinaria per decidere se e come procedere.

Quando il conto condominiale non è sufficiente, può essere necessario richiedere nuove quote ai condomini. E qui nascono spesso problemi, tra chi accetta e chi si oppone. Se non si raggiunge un accordo o il risarcimento non viene corrisposto, la persona infortunata può avviare una causa legale contro l’intero condominio. E in caso di condanna, ogni condomino sarà chiamato a contribuire in base alla propria quota millesimale.

Esiste un’eccezione importante: quella dell’assicurazione condominiale. Alcuni stabili sono coperti da una polizza contro i danni a terzi. In questi casi, è l’assicurazione che paga. Ma attenzione: non ci si può rivolgere direttamente alla compagnia. L’amministratore resta il punto di accesso obbligato per avviare qualsiasi pratica. Tuttavia, non tutte le polizze coprono qualsiasi tipo di danno. È sempre bene verificare condizioni, franchigie ed esclusioni.

Alla fine, tutto ruota intorno alla prova della responsabilità. Un inciampo non basta. Serve dimostrare che il condominio abbia mancato nel suo dovere di custodia. In assenza di questo collegamento diretto, ogni richiesta rischia di restare senza risposta. E il risarcimento,solo un’illusione.

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