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Calamità naturali: sono sempre più pericolose per i trader, ma c’è chi ci specula

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Dire che le calamità naturali sono pericolose, non è aver scoperto l’acqua calda, ma perché lo sono così tanto per i trader? Il mondo delle criptovalute è tutto da scoprire!

L’oceano dei mercati finanziari è vasto, e proprio per questo non mancano le insidie, o meglio personalità che ci speculano senza osservare alcuna morale. Che tipo di trader vuoi essere? Le calamità naturali paiono essere pericolose per i trader meno esperti, non solo per chi viaggia su cieli, mari e terraferma: anche il virtuale non lascia scampo! Per quali ragioni? Soprattutto che tipo di rischi ci sono?

Calamità naturali: sono sempre più pericolose per i trader, ma c’è chi ci specula- Trading.it

L’analisi in questione merita le giuste premesse, poiché basta davvero poco per perdere tutto. Quando si parla di calamità naturali, si fa appunto riferimento a tutti quegli eventi, come quelli atmosferici, che sfuggono al controllo umano, anche nelle previsioni. Non è un tema semplice, anche perché l’umanità con l’intento del progresso, ha sempre pensato di avere tra le mani il mondo intero, ma proprio a causa dell’inquinamento e del mancato rispetto di Madre Natura, questa stessa si ribella. Nemmeno il meteo può aver più ragione, sbaglia sempre, perché il clima è impazzito, o è l’uomo che l’ha distrutto?

Madre Natura si ribella mediante tempeste improvvise, i cieli scoppiano con pioggia, grandinate da record ad agosto di cui Gigi D’Alessio non ha predetto nulla, e fulmini spaventosi. Ma vedere in tempesta anche l’oceano dei mercati finanziari sopracitati, non è poi così assurdo. Perché le volatilità che ne conseguono possono tracciare due vie: rischio o opportunità, dipende come le si coglie. In ogni caso, sono effetti devastanti.

Approfondire il tema, significa capire cosa succede nel mondo, studiare davvero i mercati, e quanto il buon senso possa aver margine di contrasto rispetto al desiderio di profitto al di sopra di ogni cosa. Di certo, si parla di un ambito che influenza l’economia globale, perché se i disastri ambientali sono sempre di più, e c’è chi ci specula, non si può non affermare che sia un settore che arricchisca.

Perché le calamità naturali sono sempre più pericolose per i trader, analisi

Su cosa impattano allora le calamità naturali più pericolose per i trader? Di seguito, si analizza di cosa si sta parlando, con tutte le conseguenze. Non è una passeggiata di salute tenere tutto sotto controllo, ma di certo comprendere questi passaggi, uno dopo l’altro, permette di avere le idee chiare anche quando è facile confondersi. I peggiori rischi con le possibilità di arricchimento dei trader.

Perché le calamità naturali sono sempre più pericolose per i trader, analisi- Trading.it

Il primo impatto delle calamità naturali è quello sui mercati delle materie prime. Infatti, si possono bloccare produzioni, settore della logistica, e la stessa domanda del bene. Agricoltura, energia e metalli, sono tutte e tre nei guai. La prima quando ci sono alluvioni o al contrario la siccità, se da una parte tutto si distrugge, dall’altra non cresce erba, ma per entrambi gli eventi la conseguenza è la stessa: aumento il prezzo del poco bene rimasto.

Nel caso della seconda, gli uragani e i terremoti possono distruggere le infrastrutture petrolifere o di gas naturale, anche qui condizionandone il prezzo con fluttuazioni. Anche nel terzo e ultimo settore ci sono gravi conseguenze, come quella di interrompere il complesso processo di estrazione di rame o litio, immancabili per le industrie tecnologiche.

Cosa possono farsene i trader? Potrebbero capitalizzare su queste dinamiche con strumenti ben specifici. Con Contratti futures e opzioni che fanno scommettere sui movimenti dei prezzi delle materie prime colpite. O ancora mediante gli ETF investendo in fondi che replicano l’andamento di specifici settori e materie prime. Infine, anche gli Short Selling, scommettendo ancora sulla diminuzione dei prezzi di azioni e materie prime con esiti negativi. Ma cosa ne discende davvero?

Considerazioni, speculare sul tema scomoda questioni di natura etica?

Occorre approfondire la questione. Perché non bisogna soltanto guardare all’arricchimento, anche se questa considerazione non è così assurda. C’è chi che pensa solo al proprio interesse, senza tener conto del resto. Ebbene, se si è deciso di essere quel Trader che pensa di esser esperto perché sa “speculare bene anche sopra le disgrazie”, è giusto approfondire il tema.

Considerazioni, speculare sul tema scomoda questioni di natura etica?- Trading.it

Come già accennato, ci sono questioni morali che saltano alla mente. Si specula su disgrazie, per cui non si parla solo di prodotti, ma di tutto ciò che il buon Karl Marx aveva considerato come “capitale umano non corrisposto”, quel “plusvalore che sta per più-lavoro” non pagato dal capitalista nei confronti dell’operaio. Si tratta di quella condizione in cui si guarda la merce mediante il filtro del feticismo delle merci, cioè di un prodotto che è più importante delle stesse persone, quando al suo interno c’è impegno, duro lavoro, e i valori di una personalità che lo ha realizzato.

Trarre vantaggio dalla sofferenza umana, non è il massimo, e lo si deve sapere. Anche perché le popolazioni colpite dalle calamità hanno serie difficoltà a reperire i beni in questione, ormai andati perduti.

I trader devono non dipendere da una sola materia prima o mercato, appunto dovrebbero diversificare. Analizzare con attenzione i rischi monitorando le previsioni metereologiche e geopolitiche, anche se non sempre attendibili. Ed infine avere dalla loro gli strumenti finanziari atti a proteggersi da movimenti avversi del mercato, studiando delle strategie di copertura.

Sicuramente le autorità governative possono contenere la situazione, imponendo dei limiti alla speculazione per prevenire manipolazioni di mercato o volatilità eccessiva. Anche attraverso interventi statali e sfruttando il calmiere dei prezzi. Ma non tutti gli speculatori però decidono di investire. Alcuni cambiano strada.

C’è chi investe su soluzioni sostenibili finanziando aziende che lavorano su infrastrutture che prevengono i disastri o aiutando le popolazioni proprio dopo i disastri delle calamità.

Fabiana Donato

Redattrice classe '96 nata sotto il segno dei pesci, ma con la grinta di un ariete che passa le giornate tra la kick boxing e la scrittura. Amante di film, anime, libri e manga, ed interessata a tutti ciò che anima il mondo. Laureata in scienze politiche e storia, insegnante a tempo perso, con l'obiettivo di pubblicare le sue storie.

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