Opzione donna non è più come era stata pensata. Nel corso degli anni ha dovuto subire modifiche e purtroppo anche un ridimensionamento dei beneficiari.
Il pensionamento anticipato riservato alle donne è cambiato e in questo articolo andremo a scoprire cosa è rimasto per il 2025. Tra una Legge di bilancio e l’altra.

Andare in pensione prima del previsto è il sogno un po’ di tutti e le possibilità per farlo ci sono, sia per gli uomini che per le donne. Per quanto riguarda le donne il sistema più richiesto è sempre stato Opzione donna, specie agli albori, nel 2004. Poi le cose sono cambiate e molte donne si sono viste da un giorno all’altro escluse dalla possibilità di richiedere la pensione anticipata. A che punto stiamo nel 2025?
Opzione Donna: dopo tante modifiche che cosa è diventata nel 2025
Successivamente la legge di bilancio 197 del 2022 aveva previsto che opzione donna venisse riservato a poche categorie specifiche e che il requisito ordinario di età di accesso salisse a 60 anni, con un anno di sconto per ogni figlio (con un massimo di 2 anni).

In origine Opzione donna era riservato alle lavoratrici che avevano maturato 35 anni di contributi e 57 anni di età per le lavoratrici dipendenti del settore pubblico e privato iscritte all’AGO o alle gestioni sostitutive o 58 anni per le lavoratrici autonome. Tutto questo a patto che scegliessero il sistema di calcolo contributivo integrale. La ministra del lavoro Calderone nel 2024 aveva preso in considerazione la necessità di allentare la stretta puntando a una riforma complessiva delle pensioni che vedesse condizioni di favore per le donne e i giovani. Ma il progetto è naufragato.