Campari: caduta libera o occasione irripetibile?

Le azioni Campari sono crollate dai massimi, ma un dettaglio tecnico sta attirando gli sguardi più esperti. C’è chi parla di rimbalzo, chi di occasione irripetibile. La storia, però, sembra scritta nei grafici.

Un livello chiave è stato toccato e, da lì, i prezzi stanno tentando una risalita. Gli analisti aggiornano i target, ma il quadro resta delicato. Cosa può succedere ora alle azioni Campari? E soprattutto, conviene davvero seguirle da vicino in questo momento?

Grafico mercati
Campari: caduta libera o occasione irripetibile?-trading.it

Tutti parlano del titolo Campari, ma non sempre per le ragioni migliori. Dopo aver raggiunto negli anni scorsi un massimo attorno ai 13 euro, le azioni Campari sono entrate in una spirale ribassista che ha sorpreso molti. La discesa è stata costante, fino a toccare quota 5,014. Non è un semplice ritracciamento: si parla di un crollo importante, che ha rimesso tutto in discussione.

Il punto interessante, però, è che proprio in quell’area i prezzi sembrano aver trovato una base. Un doppio minimo in zona 5,014-5,042 si è formato su un supporto tecnico importante: la media mobile a 200 mesi. Un livello che spesso segna un cambio di passo. E da lì, qualcosa si è mosso.

Nelle ultime settimane, il titolo ha mostrato segnali di risveglio, con un lento recupero verso l’area dei 6 euro. Attualmente si aggira attorno a 5,95 euro. Ma il vero spartiacque, secondo molti analisti tecnici, resta quota 6,414: solo sopra quel livello si potrebbe parlare di una vera ripresa (duratura o meno?).

Rimbalzo tecnico o vera occasione?

Il pattern tecnico, accompagnato da divergenze rialziste, lascia aperto uno scenario interessante. Tuttavia, senza superare la resistenza chiave a 6,414, i rischi restano alti. Se il supporto a 5,014 dovesse cedere, la situazione potrebbe rapidamente deteriorarsi.

Prersone che studiano grafici e dati
Rimbalzo tecnico o vera occasione?-trading.it

Nel frattempo, le valutazioni degli analisti suggeriscono un cauto ottimismo. Secondo il sito Marketscreener, il consensus medio è “Accumulate” su un totale di 22 analisti. Il prezzo obiettivo medio è 6,989 euro, con un potenziale di crescita del +18% circa rispetto ai valori attuali.

Le banche d’affari hanno cominciato a rivedere le loro posizioni da gennaio 2025. Le ultime trimestrali hanno mostrato una certa tenuta nei margini, e alcuni osservatori vedono segnali positivi sul fronte dei volumi. Tuttavia, il contesto macro e le tensioni sui costi restano fattori da monitorare.

Il mercato ha lanciato un segnale, ma la conferma dovrà arrivare dai dati e dalla capacità del titolo di mantenersi sopra le soglie chiave. È un momento in cui serve lucidità, più che entusiasmo. Ma ogni inversione, si sa, comincia da un punto fermo.

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