Caro spiaggia: multe salate anche per una cosa che hai sempre fatto

C’è chi lo fa senza pensarci, chi lo considera un innocente passatempo, chi pensa che in vacanza tutto sia lecito. Eppure certi gesti, sulla sabbia, costano caro. Multe in spiaggia che superano anche i 500 euro possono trasformare una giornata di relax in un incubo da raccontare a lungo. Cani, palloni, ombrelloni lasciati all’alba, barbecue serali e souvenir marini: ogni estate scattano sanzioni per comportamenti apparentemente banali. Ma la legge, specie in spiaggia, non perdona. Non è solo una questione di buon senso: esistono regolamenti precisi, ordinanze stagionali e codici da rispettare. E spesso, basta un dettaglio fuori posto per finire nel mirino delle autorità.

La spiaggia evoca libertà, ma non è una zona senza regole. Calpestare certe linee può costare caro, anche senza volerlo. Palloni lanciati tra gli ombrelloni, droni in volo senza permesso o cani lasciati liberi possono scatenare reazioni imprevedibili e… multe certe.

Barbecue
Caro spiaggia: multe salate anche per una cosa che hai sempre fatto-trading.it

Non si tratta solo di buon comportamento, ma di veri e propri divieti imposti da ordinanze comunali, leggi ambientali e codici di sicurezza. Il risultato? Una semplice giornata al mare può trasformarsi in una scomoda visita al comando di polizia locale, con verbale annesso. Conviene conoscere in anticipo cosa è concesso e cosa invece può diventare una sanzione imprevista.

Giochi, rumore e barbecue: le multe più comuni sotto l’ombrellone

Tra le infrazioni più frequenti che fanno scattare le multe in spiaggia c’è il gioco del pallone fuori dalle aree consentite. Diverse ordinanze locali vietano queste attività nelle zone più affollate, per motivi di sicurezza e convivenza. Chi viola il divieto può trovarsi a pagare fino a 500 euro. Anche la musica alta rientra tra i comportamenti sanzionabili. Il disturbo della quiete pubblica, soprattutto nelle ore di riposo, può tradursi in una denuncia se coinvolge una pluralità di persone, come previsto dall’articolo 659 del Codice Penale.

Persone in spiaggia
Giochi, rumore e barbecue: le multe più comuni sotto l’ombrellone-trading.it

Non meno rischiosa è la pratica di sport acquatici al di fuori delle zone autorizzate. Il kite surf o il windsurf, se avvicinano troppo la battigia, diventano un pericolo per i bagnanti. Alcuni comuni vietano completamente queste attività in assenza di delimitazioni chiare. E per chi pensa a una grigliata serale in riva al mare, meglio pensarci due volte: accendere barbecue o falò sulla sabbia è vietato quasi ovunque. Rischio incendi, inquinamento e violazione delle normative locali sono solo alcune delle motivazioni.

Ombrelloni, droni e souvenir: comportamenti punibili (anche senza saperlo)

Un’abitudine estiva fin troppo diffusa è quella di “prenotare” il posto in spiaggia lasciando teli, sedie o ombrelloni all’alba. Questo comportamento è considerato occupazione abusiva del suolo pubblico e può comportare sanzioni. Ancora più grave se l’oggetto viene lasciato vicino alla battigia, zona che deve restare sempre libera per l’accesso al mare e il passaggio dei soccorsi.

Anche l’uso dei droni è spesso sottovalutato. Sorvolare le spiagge senza autorizzazione viola sia la privacy delle persone sia le norme ENAC, specie nelle aree affollate. In alcune regioni, come la Sardegna, serve un permesso specifico anche solo per farli volare. La sanzione? Fino a 1.000 euro.

Non va dimenticato il tema degli animali. Portare il cane in spiaggia è consentito solo dove previsto dalle ordinanze locali. Anche senza divieto esplicito, il cane va tenuto al guinzaglio e non deve arrecare disturbo. In caso contrario, le multe possono toccare i 500 euro.

Infine, attenzione ai souvenir naturali. Portare a casa sabbia, conchiglie o stelle marine è vietato: si tratta di materiale demaniale. Ogni anno nei porti vengono sequestrati sacchetti interi prelevati illegalmente dai turisti. Il rischio non è solo una sanzione amministrativa, ma anche una denuncia penale se si tratta di specie protette.

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