Casa ereditata, le norme offrono delle agevolazioni su Super bonus e tasse. Vediamo in che cosa consistono esattamente.Â
Quando una persona muore, può decidere di lasciare la propria casa ai propri familiari piĂš stretti, che poi decideranno, a loro volta, se rinunciare o accettare lâereditĂ .
In linea generale, lâeredità è un qualcosa che ha i suoi vantaggi, ma può portare anche dei problemi. Uno di questi, peraltro, è quello che, in caso di disuguaglianze, può scatenarsi tra fratelli e sorelle, nipoti e quantâaltro. Ă quindi importante cercare sempre un buon accordo, in modo da non lasciare scontento nessuno. Di solito, lâereditĂ può essere lasciata tramite testamento, o se non câè, vi sarĂ una suddivisione secondo legge.
Quando si eredita una casa, è possibile decidere di ristrutturarla per migliorarla e renderla piÚ fruibile. A volte, capita che gli eredi decidano di venderla, e trarne una somma che poi suddivideranno tra loro.
Negli ultimi anni, il Superbonus ha interessato parecchie case, che grazie a esso sono state ristrutturate. Ma câè un particolare che non tutti conoscono e riguarda le case ereditate e il Superbonus. Ecco di che cosa si tratta.
Tutti conosciamo il Superbonus, lâincentivo emesso dal Governo per ristrutturare gli immobili. Tuttavia, non tutti sanno che, se si vende una casa entro dieci anni dal restyling compiuta su di essa grazie al suddetto bonus, si genererĂ una plusvalenza per via del fatto che tale casa ha acquisito piĂš valore.
Su tale plusvalenza, i proprietari dellâimmobile pagheranno una tassa del 26%. Questa norma è stata introdotta per disincentivare eventuali vendite speculative delle case ristrutturate con questo incentivo. Lâimposta è applicata se lâimmobile ristrutturato con il Superbonus, è venduto entro 10 anni dai lavori eseguiti.
LâAgenzia delle Entrate, tuttavia, fa una precisazione importante. Gli immobili ereditati e poi ceduti entro dieci anni dalla ristrutturazione, non vengono tassati. Ergo, per chi eredita un immobile, lo ristruttura col Super bonus e lo vende entro 10 anni dalla realizzazione dellâintervento, non si applica lâimposta del 26%. Non importa se la successione sia stata fatta in parte o tutta, perchĂŠ questa imposta, in ogni caso, non si applica.
In tutti gli altri casi, la plusvalenza si calcola sullâimporto di valore aggiunto che oltrepassa il prezzo originario di acquisto dellâimmobile.
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