Potrebbe presto arrivare la possibilità di godere di un Cashback fiscale con rimborsi immediati per alcune spese. Scopriamo insieme questa proposta fatta in Parlamento.
In questi ultimi giorni si è sentito spesso parlare di Cashback fiscale per i contribuenti. In realtà, si tratta di una semplice proposta che prevede l’accredito direttamente sul conto corrente di alcune spese effettuate dai contribuenti, evitando così di attendere la presentazione della dichiarazione dei redditi e l’eventuale accredito delle detrazioni.
Analizziamo insieme la proposta presente al tavolo e cerchiamo di capire quali sono le spese che andranno detratte e come potrebbe funzionare questa possibilità del Cashback fiscale per i contribuenti italiani. Facciamo un po’ di chiarezza in merito alla proposta e scopriamo insieme quali sono le spese che prevedranno un rimborso immediato.
Le autorità sono a lavoro per cercare un nuovo sistema per il recupero degli sgravi fiscali. L’ultima proposta presente nel documento “Indagine conoscitiva sulla digitalizzazione e interoperabilità delle banche dati fiscali” è stata avanzata dalla Commissione Anagrafe Tributaria di Camera e Senato. Tale proposta mira all’introduzione di un Cashback fiscale per le detrazioni del contribuente.
Il Cashback fiscale nasce dall’idea di accreditare in maniera diretta e sul conto corrente del contribuente l’importo relativo alle detrazioni fiscali per le spese sostenute. In questo modo, il cittadino avrebbe la possibilità di incassare immediatamente lo sgravio fiscale senza aspettare il periodo di consegna della dichiarazione dei redditi e l’eventuale accredito degli importi portati a detrazione
Inizialmente questa possibilità dovrebbe riguardare esclusivamente le spese sociosanitarie per essere estesa, successivamente, alle altre spese detraibili. Inoltre, tale proposta prevede che il Cashback fiscale si vada ad inserire come un’alternativa al cittadino che dovrà indicare egli stesso al farmacista o al medico di voler usufruire di tale opzione pagando ovviamente con carta.
Pur essendo una proposta molto interessante, le criticità legate al Cashback ci sono. Infatti, uno dei problemi principali è legato alle spese sociosanitarie che prevedono una detrazione del 19% ed una franchigia fissata a 129,11 euro. Si dovrebbe, quindi, trovare un modo per non accreditare il Cashback qualora questo fosse al di sotto della franchigia prevista.
Infine, bisognerà scegliere la tempistica relativa all’accredito del Cashback fiscale accumulato dal contribuente. Bisognerà, dunque, scegliere se effettuare l’accredito mensilmente, bimestralmente oppure in altre fasce temporali.
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