Quando si perde il lavoro si entra in un momento drammatico da cui si pensa subito di non potere uscire. Ma non è così.
Lo Stato ha pensato a tutti i disoccupati con un sostegno che se non arriva proprio a coprire per intero il vecchio stipendio, poco ci manca. E in attesa di una nuova sistemazione diventa una manna dal cielo.

Perdere il lavoro, a qualsiasi età ma soprattutto in presenza di una famiglia da mantenere con tanto di figli, è un dramma che purtroppo in molti hanno dovuto affrontare e ancora sta succedendo. Ma prima di farsi sopraffare da un giustificato sconforto, occorre sapere che lo Stato non abbandona i suoi cittadini e ha pensato ad una serie di agevolazioni che possono dare un aiuto concreto a famiglie ma anche ai single. Primo fra tutti, la Naspi e Dis-Coll, o assegno di disoccupazione. Oggi la domanda per questo importante sussidio si presenta esclusivamente con procedura telematica.
Per il settore privato, gli ex dipendenti accedono alla NASpI facendo domanda online disponibile per tutti in versione precompilata direttamente sul sito INPS. La Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI) è pagata ogni mese ai lavoratori che perdono il lavoro involontariamente, mentre è possibile accedere alla Dis-Coll se l’ultimo contratto di lavoro riguardava una collaborazione.
Sussidio di disoccupazione: prima di farti prendere dallo sconforto leggi qui
La domanda in entrambi i casi è la medesima: la procedura guidata suggerisce all’utente quale sussidio spetta in base all’ultima attività lavorativa dichiarata o rilevata. Facile e intuitiva.

Esistono casi eccezionali che danno diritto lo stesso alla NASpI, come ad esempio le dimissioni volontarie del padre lavoratore nel primo anno di vita del figlio, ma in generale l’indennità spetta ai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che hanno perso involontariamente l’occupazione, compresi: gli apprendisti; i soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato; il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato; i dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.
La perdita del lavoro deve essere involontaria e non causata da dimissioni o risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. Si considerano disoccupati i soggetti privi di impiego che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione e che dichiarino in forma telematica al portale nazionale delle politiche del lavoro la propria immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa e alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro concordate con il centro per l’impiego (DID). Per chiedere la NASpI occorre avere almeno 13 settimane di contribuzione versata nei 4 anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione, ovvero quella versata dal datore di lavoro. L’indennità copre almeno il 75% dello stipendio, arrivando in alcuni casi anche all’80%.
Dal sesto mese in poi l’importo della NASpI è ridotto del 3%, per gli over 55 dall’ottavo mese. Il pagamento avviene mensilmente e, se previsto, è anche comprensivo degli assegni al nucleo familiare.