Per iscrivere un minore straniero non regolare al Servizio Sanitario Nazionale e richiedere il codice fiscale occorre contattare l’ASL territoriale competente.
Sono uscite lo scorso 7 giugno 2022 nuove delucidazioni per i minori stranieri non regolari e per quelli non accompagnati che intendono iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale.
Le ha fornite l’Agenzia delle Entrate con il documento n. 25/E, chiarendo come fare per attribuire il Codice Fiscale. La legge italiana ha stabilito, con l’art 63 comma 4 del DPCM del gennaio 2017, che i minori stranieri che si trovano in Italia e non sono in regola con i permessi di ingresso e di soggiorno nel nostro Paese hanno comunque gli stessi diritti dei cittadini italiani per quanto riguarda l’assistenza sanitaria e devono essere iscritti al SSN.
Anche i minori non accompagnati, che per motivi diversi si trovano in Italia e vengono individuati, devono essere iscritti obbligatoriamente e in modo gratuito al SSN. Lo ha sancito l’art 14 della legge n.47/2017. Si tratta di una forma di tutela nei loro confronti, soggetti ritenuti fragili, per i quali, come peraltro anche per i cittadini italiani, il codice fiscale è un documento fondamentale per iscriversi al SSN. Il tutto avviene attraverso le ASL. Sono infatti queste strutture che si occupano di presentare all’Agenzia delle Entrate le richieste per l’attribuzione del Codice Fiscale ai minori stranieri.
La ASL competente per territorio per presentare tali richieste utilizza il modello AA4/8 – Domanda di attribuzione codice fiscale e deve inserire il codice 17 – Soggetti tenuti agli obblighi di indicazione del codice fiscale di soggetto terzo come tipologia richiedente. Inoltre deve allegare alla domanda anche una dichiarazione che confermi la motivazione della richiesta del codice fiscale e che i dati inseriti corrispondano con quelli riportati sugli atti utili per l’iscrizione al SSN. Da parte sua l’Agenzia delle Entrate che riceve tutto il materiale prodotto dall’ASL dovrà effettuare dei controlli propri per individuare la persona negli archivi dell’Anagrafe Tributaria.
Questo viene fatto per accertare che il soggetto non possieda già un codice fiscale, magari con dati parziali o diversi da quelli contenuti nel modello prodotto dall’ASL. Quando il codice fiscale viene emesso l’Agenzia delle Entrate lo inoltra all’ASL che a sua volta lo comunica alle persone che si prendono cura del minore: a chi ne ha la responsabilità genitoriale o a chi lo ospita in una struttura di accoglienza. Per meglio cooperare tra loro le ASL e le Direzioni Regionali dell’Agenzia delle Entrate stipulano tra loro dei protocolli di intesa che rendono più semplice lo scambio di informazioni e dati.
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