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Come ottenere rendimenti al 2% senza eccessivi rischi: i BTP che oggi fanno la differenza

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Un investimento non è mai solo una questione di numeri: dietro ogni rendimento c’è una strategia, un’emozione, un obiettivo che guida le scelte. In un mondo in cui le certezze finanziarie sembrano sempre più fragili, il bisogno di strumenti capaci di offrire equilibrio e tranquillità cresce ogni giorno.

Non si tratta soltanto di guadagno, ma di sicurezza e stabilità, di trovare un punto fermo in un contesto che cambia rapidamente. La vera sfida, oggi, è quella di individuare prodotti che sappiano proteggere il capitale, restituendo al tempo stesso un rendimento che non sia solo simbolico. Ed è in questa ricerca di equilibrio che alcuni strumenti finanziari assumono un ruolo cruciale, offrendo un respiro di fiducia a chi guarda al futuro con attenzione e consapevolezza.

Come ottenere rendimenti al 2% senza eccessivi rischi: i BTP che oggi fanno la differenza-trading.it

Nel panorama degli investimenti odierni, il rapporto tra rischio e rendimento è un tema che suscita riflessioni profonde. I mercati corrono, i tassi si muovono, e ogni scelta diventa una piccola scommessa sul domani. Eppure, per chi non vuole cedere alla frenesia, esistono vie più tranquille, percorsi che permettono di costruire gradualmente un risultato concreto. È in questi spazi che si trovano strumenti che, pur senza promettere cifre eclatanti, regalano quella sensazione di continuità che molti ricercano. Non è una scelta guidata solo dall’analisi tecnica: è un approccio che intreccia prudenza, pazienza e la volontà di non farsi travolgere dalle oscillazioni imprevedibili. Perché alla fine, al di là dei numeri, ogni investimento parla della relazione tra l’oggi e il domani.

BTP di medio periodo: perché questi titoli rappresentano oggi la scelta più equilibrata per chi vuole stabilità e rendimenti interessanti

Quando si parla di BTP di medio periodo, si entra in un territorio che mette insieme sicurezza e una discreta capacità di rendimento. Non sono strumenti che inseguono il colpo grosso, ma costruiscono valore poco per volta, con un approccio più misurato e stabile. Un BTP a tre anni con cedola al 2,65% e scadenza 15 giugno 2028, ad esempio, porta oggi a un rendimento lordo di circa il 2,24%, che al netto della tassazione del 12,5% diventa circa l’1,96%.

BTP di medio periodo: perché questi titoli rappresentano oggi la scelta più equilibrata per chi vuole stabilità e rendimenti interessanti-trading.it

Non un rendimento da far girare la testa, ma una percentuale che rappresenta solidità in un contesto di incertezza. Alzando leggermente l’asticella delle scadenze, si trovano titoli a cinque anni: cedole del 2,70% con scadenza 1 ottobre 2030 che si attestano su un netto di circa il 2,35%, oppure cedole del 2,95% con scadenza 1 luglio 2030 con un rendimento netto intorno al 2,29%. Numeri che mostrano come questi strumenti riescano a tenere il passo con le esigenze di chi vuole proteggere il capitale senza sacrificare totalmente la prospettiva di guadagno. Il fascino di queste scadenze sta proprio qui: offrire una crescita lenta ma sicura, evitando di esporsi alle turbolenze più marcate dei titoli a lungo termine.

Tra rischio e opportunità: come leggere i rendimenti dei BTP a medio-lungo termine senza lasciarsi condizionare solo dai numeri

Guardare oltre i semplici numeri è essenziale per comprendere davvero il ruolo dei BTP in una strategia di investimento. Prendere in considerazione titoli più lunghi, come un BTP a sette anni con cedola al 3,25% e scadenza 15 luglio 2032, significa poter raggiungere un rendimento netto intorno al 2,63%, ma affrontando inevitabilmente un livello di rischio superiore, legato alle oscillazioni del mercato. Il tempo, in questo caso, diventa la variabile più importante: più si allunga l’orizzonte, più aumenta la possibilità di guadagno, ma anche quella di vedere il valore oscillare nel breve periodo. Ed è proprio qui che i titoli a medio periodo, tra i tre e i cinque anni,  si rivelano una via di mezzo strategica. Offrono il giusto compromesso tra rendimento e stabilità, senza vincolare troppo a lungo il capitale e senza esporlo in modo eccessivo alla volatilità dei mercati. Forse la vera domanda non è quanto si guadagna, ma quanto si è disposti ad attendere e a sopportare in termini di rischio per ottenere quel guadagno. E questa, più che una scelta finanziaria, è una riflessione personale, che ognuno deve affrontare con consapevolezza.

Gerardo Marciano

Laureato in Giurisprudenza con indirizzo economico, ha ricevuto un Premio Internazionale alla Carriera conferito dal Senato Accademico della Facoltà di Scienze Aziendali e Sociali di ISFOA. Collabora e scrive articoli su tematiche finanziarie per numerose riviste nazionali e internazionali. È autore e coautore di oltre 40 eBook dedicati alla storia dei mercati e all’analisi statistica delle loro serie storiche. Negli anni ha partecipato, in qualità di esperto di storia dei mercati e statistica, ai principali eventi nazionali nel settore del trading e degli investimenti. È stato ospite di canali televisivi come Class CNBC, Le Fonti TV, Finanza Now, Money TV, e le sue opinioni sono state riprese da testate nazionali e internazionali, tra cui Avvenire, Il Sole 24 Ore, Alliance News e MF Dow Jones. Ha inoltre partecipato a trasmissioni radiofoniche in Italia e all’estero. È stato Amministratore Delegato e proprietario di Proiezionidiborsa.it fino al novembre 2023, un sito che, secondo i dati di Alexa, per diversi mesi è stato tra i primi posti nella classifica dei siti italiani più letti.

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