Come ottenere rendimenti sopra il 10%? Non è un segreto. Ecco cosa hanno fatto tanti risparmiatori

Un rendimento annuo a due cifre non è un sogno irraggiungibile. Alcune società italiane lo hanno trasformato in realtà, sorprendendo anche gli analisti più scettici. Le azioni con dividendi sopra la media hanno fatto molto più che offrire cedole generose: hanno tracciato una rotta di performance costanti e solide, soprattutto in un mercato spesso imprevedibile come quello italiano.

Non si tratta solo di buoni numeri, ma di storie aziendali fatte di strategie lungimiranti, attenzione al socio e una visione chiara del futuro. In un panorama dove la volatilità è la norma, ci sono aziende che hanno scelto la via della coerenza e della continuità. Chi ha saputo cogliere questi segnali oggi raccoglie i frutti di una scelta non sempre ovvia, ma decisamente premiante.

Trader che esulta
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Guardando indietro agli ultimi dieci anni, diventa evidente come alcuni titoli abbiano mantenuto uno standard elevato nella distribuzione delle cedole. Il rendimento medio da dividendo in Italia si aggira intorno al 3,5%, ma ci sono società che hanno costantemente superato questa soglia. Alcune hanno persino toccato punte del 10%, 12% e oltre, offrendo un’alternativa concreta a strumenti di investimento ben più rischiosi. Questo fenomeno ha attirato l’attenzione non solo degli investitori esperti, ma anche di chi è alla ricerca di stabilità e rendimenti regolari nel tempo, senza dover affrontare le montagne russe del mercato azionario.

Le banche italiane che hanno stupito tutti con dividendi oltre ogni aspettativa

Il settore bancario è stato tra i più generosi in termini di azioni con dividendi sopra la media, diventando un vero punto di riferimento per chi cerca redditività costante. Alcuni istituti sono riusciti a offrire rendimenti annui che, in certi casi, hanno superato il 13%. Ad esempio,  Banco BPM e BPER Banca, che negli ultimi anni hanno consolidato la loro posizione grazie a una politica attenta alla distribuzione delle cedole.

Persona che conta monete
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Intesa Sanpaolo rappresenta una sicurezza per molti investitori italiani: con rendimenti generalmente compresi tra il 7% e il 9%, ha mantenuto una linea coerente e apprezzata. Anche la Popolare di Sondrio ha mostrato una sorprendente regolarità, pur mantenendo un profilo meno visibile rispetto ai grandi gruppi. Questo comportamento ha attirato anche l’interesse dei fondi professionali, sempre più orientati verso titoli con una politica di dividendi sostenibile e trasparente. In un’epoca in cui la fiducia nel sistema bancario è spesso messa alla prova, alcune realtà hanno risposto con fatti concreti e ritorni tangibili.

Energia, assicurazioni e industria: i titoli italiani che continuano a distribuire valore reale

Il fascino delle azioni con dividendi sopra la media non si ferma al comparto bancario. Le aziende energetiche e le utilities hanno dato prova di grande continuità. Eni ha fatto scuola, distribuendo cedole che oscillano tra il 6% e l’8%, a conferma della solidità del gruppo. Anche Enel, Snam e Italgas hanno seguito un percorso simile, ponendosi come scelte affidabili per chi punta a rendimenti stabili. La forza di queste aziende non risiede solo nei numeri, ma nella capacità di mantenere le promesse nel tempo.

Nel settore industriale, Stellantis ha dimostrato come anche l’automotive possa offrire soddisfazioni dal punto di vista della remunerazione degli azionisti. Risultati eccellenti negli anni scorsi e una strategia chiara hanno portato a dividendi importanti. Saipem, dopo una lunga pausa, ha ripreso a distribuire valore, segno di un rilancio in atto. Sul fronte assicurativo, Generali, Azimut Holding e UnipolSai hanno mantenuto rendimenti che si collocano costantemente sopra la media del mercato. Infine, Mediobanca ha saputo conquistare fiducia con cedole regolari, nonostante dimensioni più contenute rispetto ai grandi gruppi.

In uno scenario economico dove l’incertezza è spesso protagonista, questi titoli rappresentano un riferimento concreto.

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