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Economia e Finanza

Comprare casa all’asta: risparmio ai massimi, ma si può rivendere subito dopo per guadagnare?

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Può essere una scelta conveniente. Ma dopo aver comprato casa all’asta si può rivendere subito per guadagnare?

Il mondo dell’immobiliare è sempre in rapido e costante cambiamento. Esistono infatti periodi storici in cui acquistare un immobile risulta essere particolarmente conveniente, mentre in altri casi è meglio non imbrigliarsi con le difficoltà del pagamento delle rate del mutuo. Ci sono poi momenti in cui spendere del denaro per avere una casa risulta essere un investimento intelligente.

Comprare casa all’asta: risparmio ai massimi, ma si può rivendere subito dopo per guadagnare? – Trading.it

Ma prima di avventurarsi in questo mondo complesso (quello immobiliare) è sempre bene valutare tutte le opportunità, ma anche i rischi che questo comporta. In molti casi comprare una casa all’asta può essere conveniente, ma per capire se è possibile rivendere subito per ottimizzare l’investimento e guadagnare è bene aspettare e verificare molte cose. Vediamo che cosa devi sapere.

Vendere subito dopo aver comprato casa è possibile?

In molti casi c’è chi è convinto di voler acquistare una casa e investire del denaro per poi guadagnarci in futuro. Non sempre è così, in quanto le cose possono essere piuttosto complicate. Secondo le normative, l’immobile acquistato all’asta deve restare nelle mani dell’acquirente per almeno 5 anni dopo l’acquisto. Questo vuol dire che l’acquirente che decide di rivendere la casa presa all’asta dovrà poi farsi carico delle tasse relative al margine di ricavo.

Vendere subito dopo aver comprato casa è possibile? – Trading.it

Sono molte le persone che decidono di acquistare beni deteriorati, per poi ristrutturarli e – approfittando dell’importo relativamente basso speso per l’acquisto delle case – decidono di rivenderli e avere un margine di guadagno interessante. Una possibilità assolutamente legittima, ma che secondo le normative vigenti deve avvenire dopo almeno 5 anni dall’acquisto dell’immobile. Se avviene prima di questo lasso di tempo, allora diventa reddito e sarà necessario riportare il tutto nella dichiarazione annua ai fini Irpef.

Verrà quindi tassato l’importo ottenuto dalla differenza di acquisto e il prezzo di vendita, dunque dalla plusvalenza ottenuta. Nel caso in cui si trattasse di persona fisica, l’importo della tassa ammonta al 26%. Lo scopo di questa normativa è quella di dare la possibilità a tutti di acquistare una casa, ma senza che ci siano speculazioni. Questo per disincentivare l’acquisto di case a basso costo, per poi sistemarle e rivenderle, mettendo in piedi un vero e proprio business immobiliare. Si tratta comunque di una possibilità lecita, ma che prevede il pagamento delle tasse. Così facendo si scoraggiano le società e i privati, in modo da dare la possibilità a tutti di acquistare una casa a buon mercato.

Gianluca Merla

Classe 1992, ho studiato Comunicazione e sono un redattore web freelance. Mi occupo di cronaca, economia, geopolitica, spettacolo e sport e amo raccontare nel miglior modo possibile ciò che accade ogni giorno. Credo infatti che un buon giornalista, nel suo piccolo, possa rendere il mondo un posto migliore.

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