Dopo una lunga trattativa, USA e UE hanno trovato un accordo sui dazi: via libera all’imposta al 15% su tutti i prodotti europei.
Gli scambi diplomatici tra Bruxelles e Washington hanno, finalmente, dato i loro frutti, concludendosi con l’intesa sui dazi al 15% per tutti i beni esportati dall’Europa negli Stati Uniti d’America. Si tratta di una soluzione che non convince tutti ma che, almeno per il momento, scongiurerebbe la temutissima imposizione della tassazione al 30%, minacciata in precedenza da Donald Trump.

L’accordo è stato firmato a Turnberry da Ursula von der Leyen e il Presidente USA e perfezionato dal Commissario Europeo Maros Sefcovic e dai rappresentanti statunitensi Howard Lutnick e Jamieson Greer. Lo scopo del provvedimento è salvaguardare i cd. big five degli scambi economici tra Europa e America, ossia automotive, aerospazio, farmaceutica, beni di lusso e meccanica avanzata. Quali sono i termini dettagliati dell’accordo?
Accordo USA- UE: su quali prodotti si applicheranno i dazi al 15%?
Il punto principale dell’intesa siglata tra UE e USA riguarda l’applicazione dei dazi al 15% a gran parte dei settori produttivi. Non ci sono stati, invece, cambiamenti per quanto riguarda i metalli industriali, con la proroga delle tariffe al 25% sull’acciaio e al 10% sull’alluminio. Al contrario, possono tirare un sospiro di sollievo le industrie del comparto automotive, soprattutto grazie all’impegno delle case automobilistiche tedesche, che avrebbero subito dei danni economici eccessivi in caso di conferma della tassazione al 27,5%. L’aliquota al 15% rimane alta, ma consentirà all’intero settore di continuare a essere competitivo.

Il dazio unico al 15% riguarderà anche i prodotti agricoli. Per alcuni di essi, come i formaggi e l’olio extravergine d’oliva italiani, le conseguenze saranno decisamente contenute, mentre per il vino, l’aumento rispetto all’attuale tassazione al 2,5% potrebbe avere forti ripercussioni. Non si esclude, tuttavia, che potrebbero esserci delle novità per il settore agroalimentare, con esenzioni totali dai dazi per i liquori e gli alcolici. Tra i settori che già godono di tale benefici, rientrano l’aviazione civile, la robotica avanzata e i macchinari industriali. Anche per i farmaci, i vaccini e i semiconduttori il dazio sarà del 15%, ma Trump ha anticipato che potranno esserci degli aumenti già dal mese di agosto, fino ad arrivare a un’aliquota massima del 200% per alcuni prodotti.
Proprio su quest’ultimo punto, ci sono delle perplessità da parte dei partiti della maggioranza politica italiana. Il vicepremier Tajani auspica che le esenzioni possano essere applicate a un novero di beni più ampio e, in particolare, a tutto il settore farmaceutico. Dubbi sono stati analizzati anche dal Ministro Matteo Salvini, che ha sottolineato come Bruxelles avrebbe potuto insistere per condizioni meno penalizzanti. L’UE, infatti, si è impegnata a investire circa 600 miliardi di dollari negli Stati Uniti e a comprare 750 miliardi di forniture energetiche americane nei prossimi tre anni. Dovrà, infine, incrementare l’acquisto di armamenti statunitensi.