La nuova Circolare n. 95/2025 dell’INPS chiarisce le ultime novità sul congedo parentale, come ottenerlo.
Il congedo parentale è uno strumento importantissimo, e con la nuova circolare cambiano degli aspetti organizzativi non di poco conto. L’INPS pone nuove regole e importi aggiornati, con tanto di istruzioni a chi ne ha diritto. C’è a chi spetta l’80%, ecco come ottenerlo.
Si chiariscono nella circolare dell’INPS n. 95/2025 i criteri applicativi alla luce della modifiche della Legge di Bilancio del 2025. Sicuramente tra gli aggiornamenti più interessanti c’è l’aumento dell’indennità fino all’80% della retribuzione per 3 mesi complessivi. Quel che conta è che il congedo venga fruito entro i 6 anni di vita del figlio, o di ingresso se si tratta di adozione/affidamento.
Le regole sono per i dipendenti, esclusi gli autonomi e gli iscritti a gestione separata. Se solo uno dei genitori vi rientra, è solo lui ad avere il beneficio.
Secondo le nuove regole il periodo di congedo parentale prevede l’indennità a queste condizioni. C’è un 1° mese di pacchetti vacanze per famiglie all’80%, entro i 6 anni di vita. Un 2° mese solo se il genitore ha finito maternità/paternità dopo dicembre 2023. Ed infine, un 3° mese sempre all’80% se si è concluso lo stesso, ma dopo il 2024.
C’è il 30% per ulteriori 6 mesi al di là del reddito, mentre c’è lo 0% se non si rientra nelle soglie reddituali negli ultimi due mesi.
Qual è la modalità di fruizione?
Ecco la nuova circolare sul congedo parentale, limiti e come averlo
C’è un limite massimo di percepimento del congedo, ma anche di tempi. Tutti e due i genitori possono fruire di 3 mesi sia sovrapponendosi che alternandosi, uguale per l’adozione/affidamento. Ma quali sono i tetti da rispettare?
Il congedo è riconosciuto al massimo per 10 mesi per la coppia, di 11 se il padre fruire di almeno 3 mesi continuativi.
Ci sono 3 mesi indennizzati, sia per padre che per madre, non trasferibili, e altri 3 sempre indennizzabili e ripartiti tra genitori. Si aggiungono 1 o 2 mesi non indennizzati, fatta eccezione del reddito basso. Ma come si calcola il diritto all’80%?
C’è una tabella temporale che collega la nascita o l’adozione del minore al poter accedere all’indennità maggiorata sul sito dell’INPS. I termini di fruizione si calcolano tenendo conto delle possibili proroghe del congedo per interdizione nel periodo post-parto o nei giorni non goduti prima della presenza del bambino.
La domanda si inoltra all’INPS attraverso il portale online, ma si può farsi aiutare anche dal patronato. Fondamentale è allegare il certificato di nascita o la stessa documentazione di adozione/affidamento. Inoltre, serve attestare la qualifica di lavoratore dipendente al momento della fruizione.
L’indennità parte dalla data di ottenimento del congedo. Infine, è essenziale rispettare una raccomandazione, quella di dare la richiesta con almeno 15 giorni di anticipo rispetto alla data prevista per l’inizio del congedo vero e proprio.