Una vicenda che aveva spezzato il cuore ad un anziano che viveva, o meglio dire sopravviveva, con una piccola pensione sociale e un accompagnamento.
Una grande azienda contro un ‘piccolo’ ma dignitosissimo anziano che da un giorno all’altro si è visto il conto postale inaccessibile e con zero euro. Una vicenda che ha scosso la coscienza di tutti, soprattutto quella di un bravo avvocato.
Un debito importante, 2500 euro per bollette non pagate e la società idrica che non si arrende e tenta in ogni modo di avere ciò che le è dovuto. Fino a farcela, nel peggior modo possibile per il debitore: il pignoramento del conto corrente. Un anziano che vive solo di pensione sociale e indennità di accompagnamento, improvvisamente si è visto bloccare il conto dalla Posta, non poteva più prelevare nemmeno 1 euro, con tutte le conseguenze che possiamo solo immaginare.
Una storia di giustizia sociale. Da una parte una grande azienda che ti eroga un servizio a pagamento e dunque non ammette deroghe, e dall’altra un uomo che fatica ad arrivare a fine mese e a causa del pignoramento a fine mese non ci arriva proprio. Come se la sua vita si fosse fermata nel momento in cui la Posta gli ha comunicato che il suo conto era pignorato. Ma non sempre le storie finiscono male.
Il legale dell’anziano a cui è stato pignorato il conto ha voluto fare ricorso appellandosi alla legge che dice chiaramente che le categorie come quella del pensionato rientrano tra quelle con beni impignorabili. Ecco come è andata.
Tutto è successo in Sardegna dove una società idrica ha pignorato il conto di un anziano moroso bloccandogli tutti i risparmi: circa 10 mila euro. L’avvocato del pensionato, Antonello Fancellu, ha intentato una causa civile che ha restituito al pensionato i soldi del suo conto corrente postale. Il giudice dell’Esecuzione, Tamara Greco, ha accolto la domanda del legale, dichiarando inefficace il pignoramento. Ha poi ordinato a Poste Italiane di mettere a disposizione del pensionato le somme bloccate. E non solo, lo stesso giudice ha condannato al pagamento delle spese legali l’azienda idrica che aveva chiesto e ottenuto il pignoramento del conto.
«Fermo restando che le bollette vanno sempre pagate – ha detto poi l’avvocato Antonello Fancellu – sono molto soddisfatto della sentenza e felice per il mio cliente che ha vissuto veramente male la vicenda e che per le condizioni in cui si trova non doveva essere lasciato senza un soldo».
Se dovesse essere abolita Opzione Donna, quali possibilità avrebbero le contribuenti per andare in pensione…
L’estate del 2025 segna un passaggio cruciale per gli investitori. Le prospettive globali restano incerte,…
Una svolta in arrivo per le pensioni anticipate: cambiamenti in vista che potrebbero cambiare tutto…
L’idea che a un certo punto il lavoro possa trasformarsi in un peso insostenibile non…
C’è chi non si accontenta più di vedere i propri risparmi dormire. Chi cerca un…
Non si può mai stare tranquilli, gli aumenti in busta paga sono a rischio perdita…