Tra le controversie più comuni quello del conto corrente cointestato con la badante è il più discusso. Ma, i soldi sul conto di chi sono?
Sono molti gli anziani che come sorta di un rapporto affettivo con la persona che li accudisce, l’anziano apre un conto corrente cointestato con la badante. Spesso i problemi si manifestano dopo la morte dell’anziano, quando viene anche a mancare l’amministratore di sostegno che affianca l’anziano negli interessi economici.
Ma alla morte dell’anziano tutto è più facile e intervengono per capire come sono andate le cose negli anni e non solo sulla somma finale. La Cassazione con la sentenza n. 15966 del 27 luglio 2020, si è pronunciata in merito, stabilendo che il denaro depositato sul conto corrente è al 50% della badante, fino a prova contraria da fornire a cura degli eredi.
Nella vicenda esaminata della Corte, si trattava di un anziano che per riconoscenza verso la sua badante, aveva aperto un conto corrente cointestato con la badante. In effetti, si trattava di un regolare conto corrente cointestato, e non ha rilevanza il fatto che uno dei cointestatari sia la badante. Conto corrente cointestato, se muore il coniuge come prelevare i soldi
Nel conto cointestato hanno valori i principi della comunione, quindi, i contitolari hanno diritto alla loro quota, salvo che non si possa dimostrare diversamente. Se il conto è a firma disgiunta, ciascuno di titolari può compiere operazioni di prelievo senza nessun limite, sempre considerando le responsabilità verso gli altri cointestatari.
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Alla morte dell’anziano e fino al momento che gli eredi non presentano la dichiarazione di successione, la banca mantiene il rapporto contrattuale e blocca il conto. In merito ai soldi sul conto corrente si divide in due, una parte rimane di proprietà del cointestatario (la badante) e l’altra parte è ripartito tra i superstiti.
Questa è una regola di base, ma la legge prevede che gli eredi possano dimostrare “la prova contraria“. Ad esempio nel caso in cui il conto corrente era alimentato solo dalla pensione dell’anziano. Se gli eredi riescono a dimostrare le circostanze in giudizio, la badante, anche se cointestataria non potrà disporre della somma intera di denaro. In queste circostanze la somma di denaro andrà in successione e sarà divisa tra gli eredi, escludendo la badante cointestataria che è risultata fittizia.
Nella sentenza menzionata, gli eredi non sono riusciti a dimostrare la prova che i soldi appartenevano esclusivamente al defunto. Quindi, il giudice ha stabilito che il 50% del valore del conto corrente è di proprietà della badante, in quanto contestataria del conto.
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