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Contributi extra per lavoratori in difficoltà: la misura Inps semisconosciuta

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L’Inps tutela i lavoratori anche in gravi condizioni di difficoltà. In pochi conoscono questa misura, oggi puntuale realtà.

Ci sono casi in cui, disgraziatamente, un lavoratore non può proseguire nella sua attività cosi come una volta. Casi che richiedono la massima attenzione ed una presenza constante ed assolutamente necessaria da parte della persona in questione. Cosa succede davanti a certe situazioni, certe vicende, certi possibili scenari. Nella maggior parte dei casi, le vicende di cui sopra si riferiscono ad eventi non proprio positivi nella vita di un lavoratore. Congiunti o parenti affetti da patologie gravi, necessità di cura o assistenza a tempo indefinito e prolungato. L’Inps, in ogni modo ha studiato per questi lavoratori una interessante soluzione.

Pensare al lavoro, in certi casi, è cosa pressochè impossibile. Materialmente non ci si può concedere la possibilità di staccarsi dal contesto familiare, oppure di ricevere per se stessi determinate cure. La situazione che si propone, certo, no è delle migliori e nessun lavoratore ne approfitterebbe volentieri. In certi casi, quindi, di fronte a determinate tragedie familiari, oppure alla necessità di cure specifiche, il lavoratore può, attraverso una misura studiata apposta per certe situazioni chiedere un periodo di allontanamento dal proprio posto di lavoro, un periodo in cui non potrà quindi essere utile alla sua azienda.

Contributi extra per lavoratori in difficoltà: l’iniziativa targata Inps convince tutti

In questo caso siamo al di fuori delle tutele garantite dalla Legge 104 che in ogni caso garantisce importanti garanzie ai lavoratori. Anche senza copertura 104 c’è la possibilità di ottenere ad esempio fino a 30 giorni di congedo retribuito, in particolari situazioni. Nel caso specifico, introdotto in precedenza possiamo dire che l’Inps assicura fino a 2 anni di congedo non retribuito per i lavoratori costretti per cause di forza maggiore ad interrompere la propria attività lavorativa. Anni in cui saranno riconosciuti, in ogni caso, i relativi contributi previdenziali.  Una possibilità in alcuni casi assolutamente necessaria.

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Una misura che al momento giusto può garantire ad un lavoratore in difficoltà quella serenità almeno relativa al proprio posto di lavoro. La certezza di non rischiare di complicare la propria posizione, che in tempi come quelli che viviamo è già di per se una grandissima cosa. L’Inps, insomma, sempre dalla parte dei bisogno e delle esigenze dei lavoratori, accanto a questi, nei momenti felici ed in quelli meno entusiasmanti.

Paolo Marsico

Giornalista pubblicista dal 2012 con numerose collaborazioni alle spalle tra carta stampata e web. Appassionato di scrittura e tra le altre cose di cinema, calcio e teatro. Autore racconti brevi, poesie e testi per il teatro.

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