I mesi estivi sono densi di appuntamenti per i titolari di partita IVA. Ecco le date da rispettare per i pagamenti dei contributi.
L’INPS ha comunicato un’importante precisazione per la compilazione del Quadro RR del Modello Redditi 2025, da parte degli artigiani e commercianti oppure degli iscritti alla Gestione Separata. Con la Circolare n. 10/2025, infatti, ha ricordato le scadenze da rispettare, le aliquote da versare e gli obblighi dichiarativi, chiarendo la maggior parte dei dubbi dei contribuenti interessati a tali adempimenti.

Ma cosa cambia rispetto allo scorso anno e quali sono le novità che dovranno essere seguite con precisione per evitare errori e, dunque, sanzioni o problemi ai fini dell’accredito dei contributi previdenziali?
Artigiani e commercianti: cosa cambia da quest’anno per il versamento dei contributi INPS?
I contribuenti che appartengono alla categoria degli artigiani e dei commercianti anche quest’anno dovranno obbligatoriamente compilare il rigo RR2 del Quadro RR, anche nel caso in cui il reddito dichiarato sia più basso del minimale prefissato.

Uno degli aspetti più importanti è quello relativo alla determinazione dell’imponibile previdenziale, che va calcolato sui redditi d’impresa complessivi del 2024, senza poter procedere alla compensazione di eventuali perdite registrate precedentemente. I soci di società a responsabilità limitata, inoltre, devono considerare nella base imponibile anche la quota di partecipazione agli utili o il reddito legato a società trasparenti. Quest’ultimo chiarimento da parte dell’INPS è stato fondamentale per evitare spiacevoli inadempimenti.
Gestione Separata: occhio a queste scadenze, se si vogliono scongiurare le sanzioni
I professionisti iscritti alla Gestione Separata INPS dovranno applicare l’aliquota del 26,07% sul reddito imponibile, ai fini del calcolo dei contributi previdenziali da versare. Possono, però, addebitare in fattura la rivalsa del 4% sui guadagni percepiti. Questa categoria di lavoratori deve prestare attenzione a due scadenze: oltre a quella trascorsa del 30 giugno, per il saldo e il primo acconto, a quella del 30 novembre, per il pagamento del secondo acconto. Si tratta di due adempimenti di fondamentale importanza, se si vogliono evitare sanzioni e rimanere in regola con la propria posizione contributiva.
Per quanto riguarda il calendario dettagliato delle scadenze fiscali legate al pagamento dei contributi previdenziali, bisogna prestare massima attenzione alle seguenti date:
- 16 maggio, 20 agosto, 16 novembre e 16 febbraio, per i contributi fissi;
- 30 giugno e 30 novembre, per il versamento dei contributi a percentuale, dovuti in relazione a redditi superiori al minimale.
Anche con la Circolare n. 10/2025, l’INPS ha sottolineato l’importanza di rispettare tutte le scadenze e di non adempiere in ritardo, perché le sanzioni possono essere molto salate e c’è il rischio di rimanere con scoperture previdenziali. In caso di dubbi, è sempre consentito contattare l’Istituto di Previdenza o avvalersi della consulenza di un professionista esperto.