Il mondo bancario sta cambiando volto: in Italia si parla di fusioni, OPA e trasformazioni radicali, mentre negli Stati Uniti le grandi banche fanno i conti con nuove valutazioni. Alcune sembrano promettere ottimi ritorni, altre invece iniziano a perdere l’appoggio degli analisti. Un’occasione per gli investitori attenti? I segnali ci sono, basta saperli leggere tra le righe.
Negli ultimi mesi il settore bancario italiano ha visto movimenti che non si registravano da anni. Tutto si muove, tutto cambia.

E mentre qui si guarda al futuro con occhi nuovi, oltreoceano la situazione prende una piega diversa.
Tra valutazioni solide e target ambiziosi: Citigroup e Bank of America
Negli Stati Uniti le valutazioni sui grandi nomi del credito raccontano una storia fatta di numeri e aspettative. Citigroup, ad esempio, resta uno dei titoli più interessanti per gli analisti. Il suo prezzo attuale, intorno ai 71 dollari, è giudicato basso rispetto al valore contabile, e i multipli, come il P/E ratio, lo rendono particolarmente appetibile.

Oppenheimer punta a 94 dollari, Seaport Global a 92. La fiducia c’è, e non da poco: le raccomandazioni “Buy” (consenso analisti con target a 83,70) sono in aumento da mesi.
Anche Bank of America gode di ottima salute agli occhi del mercato. Con un prezzo attuale di 41,79 dollari, analisti come UBS e Phillip Securities continuano a rivedere al rialzo i target price, alcuni fino a 51 dollari. I margini sono alti, le attività core restano stabili e solide. I dati parlano chiaro: le vendite sono state riviste al rialzo più volte nell’ultimo anno. Non male per chi cerca una banca affidabile, ma con potenziale di crescita.
Entrambe mostrano segnali di solidità e sono considerate da molti investitori come opzioni strategiche in un portafoglio diversificato. Il fatto che i prezzi siano ancora considerati contenuti rispetto alle valutazioni storiche le rende ancora più interessanti in un contesto volatile come quello attuale.
Crescono i dubbi su Goldman Sachs e JPMorgan
Più contrastato, invece, il caso di Goldman Sachs. Il titolo vale oggi circa 567 dollari, ma le opinioni degli esperti sono molto diverse. Alcuni, come Barclays, restano ottimisti con target vicini ai 720 dollari. Altri sono più cauti: UBS e Redburn mantengono posizioni neutrali, anche perché la crescita prevista delle vendite è piuttosto debole. Il valore è alto, ma le aspettative iniziano a pesare. Il consenso come risulta da Marketscreener è accumulare con target a 585,58.
JPMorgan, colosso da 253 dollari ad azione, è in una fase simile. Gli analisti hanno abbassato le previsioni sui ricavi, e anche l’EPS futuro sembra meno brillante di qualche mese fa. I giudizi restano buoni, ma con maggiore prudenza. Le ultime revisioni dei target price, come quelle di Truist e Daiwa, lo confermano. Il consenso come risulta da Marketscreener è accumulare con target a 258,20.
Insomma, tra banche americane che corrono e altre che rallentano, si apre uno scenario tutto da osservare.