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Borsa e Mercati

I mercati non recuperano e giù i Titoli di Stato argentini, la situazione è fuori controllo

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Il mercato ha scontato sui bond argentini quotati in dollari la sensazione di un default imminente.

A due giorni dalla nomina di Silvina Batakis a nuovo ministro dell’Economia dell’Argentina, i mercati non recuperano la diffidenza verso la coalizione che sostiene il presidente Alberto Fernández.

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Dopo una perdita del dollaro sul peso del 25% e la perdita dei titoli di stato passati dai 20 ai 13 centesimi il rischio paese è tornato a salire. È iniziata così una nuova crisi per il Paese, che manifesta una fragilità ininterrotta della sua economia da quasi 100 anni.

Oggi si registra nel Paese una corsa agli acquisti di beni come caffè e frigoriferi, con un inflazione arrivata a maggio al 61%. Tuttavia all’inizio del XX secolo, il PIL pro capite dell’Argentina era tra i più alti del mondo. L’espressione «ricco come un argentino» era comunemente utilizzata all’epoca. Un confronto tra il Pil del 2018 e quello del 1913 mostra che il PIL reale pro capite non è da allora praticamente aumentato.

Il contesto, l’evoluzione dell’economia argentina e le stime di JPMorgan

L’attuale situazione politica ed economica, secondo Jp Morgan, potrebbe portare il Paese verso una condizione di inflazione che può aggravarsi almeno fino a raggiungere il 70%. Mentre sul mercato nero la valuta nazionale, il pesos, è scambiato al doppio del suo valore di conversione ufficiale, l’Argentina riesce a finanziarsi solo con emissioni di titoli di stato in valuta locale e della durata massima di 90 giorni.

Per la terza economia del Sud America, la situazione sembra insostenibile e le dimissioni di Guzman segnano una svolta negativa nell’equilibrio dell’attuale governo. Su di esso pesano le preoccupazioni sulla possibilità dell’imposizione di uno Stato nazionalista e ostile al libero mercato; esso può arrivare a ignorare l’equilibrio imposto ai conti pubblici dalle relazioni con gli investitori internazionali.

Andrea Carta

Ha studiato Analisi Tecnica dei mercati finanziari e ha svolto la professione di trader indipendente fino al 2019. Appassionato di letteratura e scrittura creativa, concilia le sue conoscenze ed esperienze scrivendo articoli in tema finanziario, socio economico e politico

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