Un titolo che ha fatto scintille, per poi sprofondare nel silenzio. Ma sotto quella calma apparente, qualcosa potrebbe iniziare a muoversi. Le azioni Amerant Bancorp sembrano dormienti, ma i segnali degli analisti e le novità aziendali degli ultimi mesi lasciano intravedere un possibile cambio di passo. Tra vecchie cicatrici e nuove ambizioni, il futuro di questo titolo potrebbe non essere più così scontato.
Nel panorama dei titoli bancari statunitensi, alcuni nomi passano inosservati per anni, finché un dettaglio, un dato, una dichiarazione, un cambio di rotta, riaccende l’interesse. È il caso di Amerant Bancorp, protagonista nel 2018 di un’impennata clamorosa fino a 146,38 dollari, per poi avviare una lunga e profonda discesa.

Oggi viaggia a 16,58 dollari, ben lontana dai massimi, ma in un contesto che inizia a suscitare nuove domande. Il titolo si muove da sei anni in un canale definito, tra 8,60 e 35,01 dollari, senza mostrare chiari segnali di uscita. Eppure, alcune crepe iniziano a comparire in quella che sembrava una struttura immobile.
Dal boom al torpore: i sei anni sospesi di Amerant Bancorp
La corsa del 2018 non fu casuale. In quel periodo, Amerant Bancorp beneficiava di un contesto favorevole per le banche regionali, con tassi d’interesse in rialzo e un’economia statunitense in piena espansione. Ma il picco fu breve: l’inversione fu rapida e profonda, portando il titolo sotto i 20 dollari nel giro di pochi trimestri.

Da allora, il grafico racconta una storia di attesa. I prezzi oscillano in modo regolare, senza mai superare i limiti ormai familiari. Una situazione che ha scoraggiato gli speculatori, ma che per gli investitori pazienti può rappresentare una fase di accumulo.
Il fatto che il titolo si mantenga in questo range suggerisce che, pur in assenza di entusiasmi, esiste ancora un certo interesse. L’area tra 15 e 20 dollari appare particolarmente attiva, e coincide proprio con l’attuale quotazione. Il prezzo obiettivo medio, secondo Marketscreener, è di 22 dollari, con un potenziale di rialzo del 32,69%. Non un dato eclatante, ma sufficiente a riaccendere il dibattito su un possibile ritorno di interesse.
Valutazioni degli analisti e prospettive in evoluzione
Nonostante il silenzio relativo attorno a Amerant Bancorp, il consenso medio degli analisti è sorprendentemente ottimista: il titolo è classificato come “Outperformer”. Su cinque analisti che lo seguono, nessuno suggerisce di vendere. Questo dato è accompagnato da aggiornamenti rilevanti arrivati nei primi mesi del 2025, tra cui la conferma delle raccomandazioni da parte di KBW e Piper Sandler. Entrambe sottolineano una gestione attenta del rischio di credito e margini in ripresa, grazie a un contenimento dei costi e a un’efficienza operativa crescente.
Dal punto di vista operativo, la società ha puntato sull’ammodernamento tecnologico e sulla digitalizzazione dei servizi, rispondendo così alla crescente domanda di soluzioni bancarie innovative. I risultati, ancora parziali, iniziano a vedersi: il margine di interesse netto ha mostrato segnali di miglioramento e alcuni indicatori di bilancio si sono mossi nella direzione giusta. In parallelo, Amerant ha avviato una revisione interna dei processi per migliorare la sostenibilità, tema ormai imprescindibile per attrarre capitali istituzionali.
Le incertezze macroeconomiche restano, ma il posizionamento difensivo della banca può giocare a favore nel medio periodo.