Il 16 luglio potrebbe rappresentare una svolta sulle rateizzazioni per cartelle esattoriali. Arrivano anche altri aiuti. Ma sul Superbonus è “fallimento totale”.
Tante le misure previste dal Governo per incentivare l’economia, e aiutare le famiglie in difficoltà. Qualche manovra sta andando bene, ma altre, come il Superbonus 110%, sono arrivate al “capolinea”.
Una settimana intensa, questa, per quanto riguarda le novità promosse dal Governo ma anche per il (forse inevitabile) fallimento totale di un’iniziativa che fin dall’inizio è apparsa colma di incongruenze. Ma almeno i cittadini potranno “tirare un sospiro di sollievo”, e cercare di trascorrere un’estate serena. Sempre col pensiero, però, a contagi, incertezze sul futuro e scenari molto poco rassicuranti.
Il Dl Aiuti prevede numerose azioni volte a contrastare la difficoltà economica degli italiani. Che ha raggiunto livelli record. Tra le altre cose, anche la possibilità di rimodulare le rate delle cartelle esattoriali. Sono diverse le opzioni proposte, consultabili nel nostro articolo approfondito.
Le indiscrezioni parlano di aumento delle mensilità da 5 a 8, e un tetto rateizzabile massimo di 120 mila Euro. Su alcuni punti ancora non ci sono gli accordi. Ma ad oggi si aspetta l‘approvazione definitiva, che dovrebbe arrivare verso il 16 luglio prossimo. Non rimane che attendere e vedere come andranno le cose.
Sempre per cercare di supportare i problemi economici degli italiani, il Governo offre un’ampia gamma di aiuti. Bisogna rispettare però determinati limiti ISEE ma soprattutto riuscire a saper districarsi con la burocrazia. Infatti non tutte le misure scattano in automatico, e per ottenere sconti e agevolazioni dobbiamo inoltrare le domande. Presentando la documentazione necessaria e anche alcune scadenze. Il consiglio è quello di farsi aiutare da figure esperte, come quelle dei Patronati, ma anche del personale stesso del Comune di appartenenza.
La questione sul Superbonus è ancora molto “calda” e non mancano i colpi di scena. La misura che doveva “far ripartire l’economia” si è rivelata fin da subito un qualcosa “all’italiana”, come purtroppo spesso accade nel nostro Paese. Forse qualcuno avrà fatto in tempo a beneficiarne, ma sul futuro di questo bonus ci sono davvero troppe incognite.
E l’ultima notizia, sulla pronuncia in merito al Superbonus 110% da parte della Corte dei Conti, non fa ben sperare. In alcuni stralci del giudizio compaiono infatti queste considerazioni.
Da tempo “è stato evidenziato come le spese fiscali costituiscano un elemento di distorsione del prelievo”, e aggiunge “configurando in molti casi dei benefici non giustificati per gruppi specifici di soggetti, con effetti distributivi non sempre auspicabili”.
Inoltre viene sottolineato che, al contempo, “hanno comportato una perdita di gettito rilevante, che si quantifica in alcuni punti di PIL”. La Corte dei Conti chiede dei cambiamenti, e chissà se saranno sufficienti a uscire da questa immensa impasse.
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