Se si chiede lo sfratto per scadenza di contratto, si possono detrarre i canoni di locazione? Ecco cosa stabilisce la legge.
All’interno della Dichiarazione dei Redditi (con Modello 730 o Modello Redditi PF), i contribuenti proprietari di immobili locati devono specificare anche i redditi derivanti dalla locazione, affinché i relativi canoni siano sottoposti a tassazione ordinaria o a cedolare secca.

Per tale tipologia di reddito, inoltre, non sono previste esenzioni o franchigie e, dunque, è sempre tassata, anche se non si possiedono ulteriori redditi. Ma cosa succede se, in seguito alla scadenza del contratto, viene disposto lo sfratto? I canoni pagati dall’inquilino vengono tassati? Possono essere detratti nel 730?
Detrazione 730 canoni di locazione e sfratto
Nelle ipotesi in cui sia in corso lo sfratto di un immobile locato per scadenza di contratto, gli eventuali canoni di locazione percepiti vengono tassati al pari degli altri ricevuti prima dello sfratto. Se, però, il locatore ha pagato delle imposte sui canoni scaduti e non percepiti, ha diritto a recuperare le somme con la Dichiarazione dei Redditi, tramite un credito d’imposta.

In alternativa, può inviare domanda di rimborso. Se, invece, il locatore percepisce i canoni precedentemente non riscossi (in misura totale o parziale), deve applicare a tale importo la tassazione separata, in base a quanto prescritto dall’art. 21 del TUIR. In queste ipotesi, dunque, si seguono le norme per i redditi ottenuti come rimborso d’imposta o di oneri dedotti dal reddito totale.
Per questa categoria di redditi, per il calcolo dell’imposta si utilizza l’aliquota pari alla metà del reddito complessivo netto nei due anni precedenti quello in cui sono percepiti. Se lo desidera, il contribuente potrà ricorrere alla tassazione ordinaria.
Redditi da locazione: come si specificano nel Modello 730?
I redditi da locazione di immobili vanno inseriti nel Quadro B del Modello 730, che è diviso in due sezioni:
- Sezione I, dedicata ai redditi dei fabbricati (inclusi quelli locati);
- Sezione II, dedicata ai dati essenziali dei contratti di locazione, come gli estremi di registrazione.
Nel caso in cui si benefici della cedolare secca, bisogna specificarlo nel Quadro B, riportando il codice e il canone lordo. Ci sono, tuttavia, due eccezioni: se il reddito da locazione deriva da un immobile situato all’Estero o da sublocazione (in Italia), va compilato il Quadro RL (relativa ai “redditi diversi“).
Per la tassazione separata dei canoni percepiti in un secondo momento, il maggior reddito va specificato:
- nel Quadro D, rigo D7, codice 3;
- nel Quadro RM, rigo RM9.
Chi opta per la tassazione ordinaria, infine, deve barrare la colonna 2 del rigo RM9 e inserire i dati nel rigo RM15.