Per ricevere le detrazioni fiscali del 19% ai fini IRPEF occorre che le spese sostenute siano tracciabili, ma non tutte.
E di conseguenza l’Agenzia delle Entrate consiglia ai contribuenti di conservare con attenzione tutti i documenti che attestino le spese che si vogliono detrarre. Tracciabilità e esenzioni, documenti pronti per eventuali controlli: la strada è questa ma percorriamola più nei dettagli.

L’obbligo di tracciabilità dei pagamenti per ottenere la detrazione fiscale IRPEF del 19% riguarda inevitabilmente la dichiarazione dei redditi. Il contribuente è tenuto a conservare oltre al documento di spesa sostenuto, anche la prova che il pagamento sia avvenuto con mezzi tracciabili, anche perché i controlli del Fisco sono sempre dietro l’angolo.
Ma c’è un problema: nel modello 730 precompilato, non si è tenuti a segnalare il mezzo di pagamento utilizzato e questo potrebbe creare incongruenze pericolose. Le spese di cui all’art. 15 del TUIR, devono essere sostenute mediante mezzi di pagamento tracciabili come carte, bancomat, bonifico bancario o postale. Tutto questo per potere beneficiare della detrazione fiscale al 19% ai fini IRPEF, e solo quella, non di importo diverso. Anche tramite codice fiscale è possibile detrarre, per esempio i medicinali.
Detrazione fiscale al 19%: sei obbligato a fare così quando sostieni una spesa
Attenzione: l’obbligo di sostenere le spese mediante mezzi di pagamento tracciabili, non trova applicazione per le spese mediche sostenute presso strutture pubbliche o private accreditate con il Servizio Sanitario Nazionale.

La regola della tracciabilità è stata introdotta per contrastare l’evasione fiscale, in particolare per quanto riguarda le spese sanitarie e quelle relative alla ristrutturazione della casa. Effettuare pagamenti tracciabili permette all’Agenzia delle Entrate di verificare il pagamento delle spese e di garantire la regolarità della detrazione. Se invece la spesa viene pagata in contanti o con mezzi non tracciabili, la detrazione fiscale non è possibile. Fondamentale sarà conservare la documentazione fiscale comprovante il pagamento delle spese per almeno 5 anni.
Altri mezzi di pagamenti tracciabili, oltre alle carte di credito, di debito o bancomat, sono assegni bancari o circolari ma anche i software realizzati allo scopo di rendere tracciabili i pagamenti eseguiti in contanti dai clienti. Non è obbligatorio il tracciamento quando si tratta di spese che riguardano l’acquisto di dispositivi medici e medicinali;
le spese di visite mediche ed analisi presso aziende sanitarie pubbliche o strutture private accreditate al SSN e le spese per le quali è prevista una percentuale di detrazione differente dal 19%.