Dichiarazione di successione e domande di volture catastali: è cambiato tutto e sono nei guai

Non solo aggiornamenti ai fini di dichiarazione di successione, cambia tutto un sistema che va conosciuto in modo preciso.

Il tema del catasto a volte è difficile da gestire, specie davanti a tutti questi aggiornamenti. Cambia tutto per la dichiarazione di successione e la volture catastali, di seguito si elenca il percorso di evoluzione e i riferimenti normativi da tenere in considerazione.

sfondo avvocato che scrive documento e tondo con casetta e foglio catastale
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Dal caso concreto si evince che l’Istante, ha presentato la dichiarazione di successione con tanto di richiesta di agevolazioni tributarie. Si tratta dell’imposta ipotecaria in misura fissa per il bollo, a favore dei fondi rustici siti nei Comuni montani, afferente al codice M, e anche a quella del codice Q legata alla riduzione dell’imposta di successione, riferendosi però all’azienda posta negli stessi Comuni.

Con l’art. 9 del DPR n. 601 del 29 settembre 1973, si agevolano i trasferimenti aventi ad oggetto questa tipologia di fondi, per andare incontro ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali iscritti alla gestione annessa o comunque coloro che ne fanno parte da 5 anni. Hanno un’imposta fissa.

Vale anche per i trasferimenti di proprietà a qualsiasi titolo la cui destinazione è la realizzazione di insediamenti industriali o artigianali, caseifici, stalle sociali, attrezzature turistiche, e impianti per la produzione di prodotti locali.

L’ADE chiarisce come compilare la dichiarazione di successione e domanda di volture catastali con le circolari del 29 maggio 2013, la n. 18 e la n. 85/E del 21 dicembre 1990.

Riferimenti normativi per la dichiarazione di successione, cosa sapere

Nelle indicazioni dell’ADE si tiene conto che l’inserimento del codice M pone l’agevolazione prevista all’art. 9 comma 2,3, del DPR n. 601/1973, con l’applicazione dell’imposta ipotecaria fissa e l’esenzione dalla imposte e dal bollo. Rendendo inoltre noto che le dichiarazioni in atto bastino all’agevolazione in esame. Salve diverse indicazioni dell’Ufficio che esamina la veridicità di quanto dichiarato.

avvocato spiega documento a persona
Riferimenti normativi per la dichiarazione di successione, cosa sapere- Trading.it

Al contrario l’agevolazione posta all’art. 25 comma 4 bis del DLGS n. 346/1990, ha ad oggetto i trasferimenti delle aziende ubicate in comuni montani, a favore del coniuge o dei parenti entro il terzo grado della persona scomparsa. Condizione essenziale è che gli stessi proseguano la sua attività imprenditoriale per almeno 5 anni. In questo modo, si può prevedere una riduzione dell’imposta di successione del 40% della parte che corrisponde al valore della stessa azienda.

Con il codice Q si indica la riduzione legata all’imposta, e per fruirne bisogna aver presentato l’attestazione da cui si rilevano i requisiti da allegare al documento Quadro EG, che è la dichiarazione di successione stessa. Oppure basta presentazione la dichiarazione sostitutiva del Quadro EH, per averla.

È fondamentale sapere che le due agevolazioni sono cumulabili perché riguardano beni e imposte differenti. Riassumendo appunto, fondi rustici e imposta ipotecaria, e bollo per la prima, mentre la seconda tiene conto di aziende, quote sociali, e imposte di successione.

Infine, per le successioni dal 1° gennaio 2025 bisogna sapere che l’imposta di successione sarà liquidata dall’ufficio competente come la riduzione del quadro Q, mentre le imposte ipotecarie, catastale e di bollo rientrano nell’autoliquidazione con codice M.

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