Se soffri di dolori alla schiena dovresti sapere che hai la possibilità di ricevere dall’INPS fino a 290 presentando una semplice certificazione. Scopriamo insieme di cosa si tratta e quale certificazione bisogna presentare.
Al giorno d’oggi, la sedentarietà e l’aumento dei lavori alla scrivania ha portato numerosi individui a soffrire di lancinanti dolori alla schiena quasi ogni giorno. Talvolta, questi dolori sono così forti e insopportabili da rendere difficile anche lo svolgimento delle più normali attività quotidiane.
Le cause possono essere molteplici: dall’inattività fino ad un incidente o all’invecchiamento. Quello che in pochi sanno, però, è che munendosi e presentando un’apposita certificazione in caso di dolori alla schiena si può ottenere un bonus dall’Inps dal valore fino a 290 euro mensili. Scopriamo insieme di cosa si tratta e come fare per ottenerlo.
Il nostro ordinamento prevede numerose tutele nei confronti di coloro che, per motivi legati alla salute, hanno una ridotta capacità lavorativa. Un esempio è proprio la possibilità di ricevere diverse agevolazioni se si soffre di alcune patologie o di poter rientrare tra i beneficiari di Legge 104.
Tali agevolazioni, anche monetarie, possono essere richieste anche se si soffre di dolori alla schiena e, in particolare, di discopatie. Ad esempio, l’ernia al disco comporta molto dolore: essa prevede la fuoriuscita del nucleo polposo dal disco: esso invade lo spazio circostante con conseguente compressione delle radici nervose e provoca infiammazione e dolore.
Non sempre, però, tale patologia è compresa nelle linee guida dell’Inps: ecco cosa c’è da sapere in merito.
A volte può capitare che una discopatia diventi molto grave e, addirittura, invalidante. In questi casi, può rendersi addirittura necessario sottoporsi ad un’operazione chirurgica. Qualora essa dovesse interessare le vertebre lombari potrebbe inquadrarsi come anchilosi della colonna lombare e godere di una percentuale valutabile fino al 40%.
Ovviamente, in ogni caso al momento della richiesta sarà necessario allegare tutta la documentazione medica posseduta e prevista dal caso. Il riconoscimento non sarà automatico: sarà necessario, infine, sottoporsi ad una visita medica innanzi ad un’apposita Commissione nominata dall’Inps.
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