Dove mettere i soldi per guadagnare di più senza rischi: la guida di luglio ai migliori rendimenti dei conti correnti

Come stanno davvero cambiando le regole del gioco per chi tiene soldi in banca? Cosa c’è dietro i numeri che sembrano innocui ma raccontano una realtà molto diversa? I conti correnti sono sempre stati considerati un porto sicuro, ma a luglio 2025 qualcosa si sta muovendo, e non sempre in modo trasparente.

Mentre i tassi ufficiali continuano a scendere, i risparmiatori si chiedono se stia finalmente arrivando un po’ di ossigeno. La risposta potrebbe non essere quella che ci si aspetta. Dentro i dettagli, ci sono condizioni, soglie e promozioni a tempo che fanno tutta la differenza. E mentre alcuni istituti digitali promettono cifre interessanti, i conti tradizionali restano fermi al palo, anzi i rendimenti scendono. Il vero guadagno? Si nasconde dove meno lo si immagina. Ecco cosa accade davvero ai migliori conti corrente a luglio 2025.

Persona che studia soluzioni di investimento
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Immaginare di trovare sul proprio estratto conto una voce che segna un piccolo guadagno, senza dover muovere un dito. Un sogno, no? Eppure, per anni, è stato proprio questo il fascino dei conti correnti remunerati. Ma ora qualcosa è cambiato: negli ultimi mesi, la BCE ha tagliato ripetutamente i tassi d’interesse, portandoli al 2% nel mese di giugno. Un gesto che segna un cambio di rotta, ma che non si traduce automaticamente in benefici per tutti. Anzi, in molti casi, serve sapersi muovere con attenzione per non ritrovarsi con rendimenti del tutto annullati da tasse e costi nascosti. A luglio 2025, la fotografia è più sfaccettata di quanto si possa pensare.

Conti correnti nel 2025: rendimenti quasi azzerati e promozioni che durano poco

Guardando ai migliori conti corrente a luglio 2025, la situazione resta tutt’altro che brillante. I tassi lordi offerti, in media tra lo 0,5% e lo 0,6%, vengono drasticamente ridimensionati dalla tassazione al 26% e dall’imposta di bollo. Quest’ultima, pari a 34,20 euro all’anno per le persone fisiche, può annullare completamente il guadagno per chi tiene giacenze inferiori ai 5.000 euro. E non è un dettaglio: quella cifra rappresenta spesso anche la soglia minima per accedere alle poche offerte interessanti disponibili. Promozioni temporanee lanciate da banche online promettono tassi fino al 3% lordo, ma solo per periodi limitati e a condizioni piuttosto restrittive.

Persona dubbiosa
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Molti di questi tassi promozionali valgono solo per i primi tre o sei mesi dall’apertura del conto, e solo se si versa nuova liquidità. Una volta terminata la finestra promozionale, si torna a rendimenti molto bassi, spesso nulli. Inoltre, alcune banche escludono le somme già presenti presso il proprio istituto, limitando l’accesso solo a nuovi clienti o a nuovi capitali. In pratica, ottenere un vantaggio reale da un conto corrente oggi richiede attenzione maniacale ai dettagli contrattuali e una disponibilità di capitale sufficiente a coprire i costi fissi. I conti tradizionali, invece, restano del tutto immobili, privi di stimoli per attrarre nuovi risparmiatori.

Conti deposito a luglio 2025: tra vincoli e libertà, ecco dove la liquidità frutta davvero

Molto diversa è la situazione per i conti deposito, che a luglio 2025 offrono una delle poche vere opportunità di guadagno senza dover accettare grandi rischi. I vincoli a 12 mesi garantiscono tassi lordi tra il 2,8% e il 3,25%, che corrispondono a rendimenti netti tra il 2% e il 2,4%, a seconda della banca e della gestione dell’imposta di bollo. Alcuni istituti coprono direttamente questo costo, aumentando l’effettiva convenienza dell’investimento. Una scelta strategica che permette di ottenere un rendimento reale, mantenendo la sicurezza tipica dei prodotti bancari.

Anche le soluzioni senza vincolo non deludono: i conti deposito non vincolati offrono tassi lordi compresi tra il 2,25% e il 2,99%, con rendimenti netti tra l’1,7% e il 2,2%. Il vantaggio principale, in questo caso, è la possibilità di svincolare i fondi in qualsiasi momento, combinando flessibilità e redditività. Tuttavia, non è tutto oro quello che luccica: alcune banche impongono importi minimi elevati o penalizzazioni in caso di prelievo anticipato. La chiave, ancora una volta, è leggere attentamente le condizioni. In un contesto di ricalibrazione monetaria, dove la BCE sembra orientata verso una politica meno rigida, queste soluzioni rappresentano un’alternativa credibile per far lavorare il denaro.

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