Un’ondata di previsioni rialziste scuote il comparto bancario di Wall Street. Alcuni colossi potrebbero mettere a segno guadagni a doppia cifra nei prossimi mesi, secondo le stime delle più influenti banche d’affari.
C’è un’aria diversa nel settore finanziario statunitense. Le sale trading non sono più solo il regno di numeri e grafici, ma di narrazioni che spingono a riconsiderare vecchi protagonisti. Negli ultimi giorni, analisti di spicco hanno acceso i riflettori su due nomi che, per storia e dimensioni, rappresentano colonne portanti del sistema bancario USA.

I target aggiornati non parlano di incrementi marginali, ma di potenziali rialzi capaci di far cambiare ritmo al comparto intero. A fare notizia non sono solo le cifre, ma il contesto: una congiuntura che intreccia deregolamentazione, buy-back massicci e strategie di efficientamento. Tra un dato di bilancio e una stima di crescita, emerge l’idea che il 2025 possa essere un anno di svolta per le grandi banche americane. E questa volta, a sostenerlo, non sono voci isolate.
Le nuove proiezioni: Bank of America e Citigroup sotto i riflettori
Il caso più emblematico è quello di Bank of America. L’analista Erika Najarian di UBS ha rivisto al rialzo il giudizio sul titolo, passando da “neutral” a “buy” e fissando un target price di 53 dollari. Considerando la quotazione attuale intorno ai 47,5 dollari, si parla di un potenziale guadagno di circa il 12% in un anno e fino al 20% rispetto ai livelli di fine 2024. Le motivazioni spaziano dalla solidità della redditività alla capacità di generare flussi costanti da dividendi e riacquisti di azioni proprie. A spingere la banca c’è anche un quadro regolatorio meno severo, che potrebbe ampliare i margini operativi.

Su Citigroup, la view positiva arriva da Wells Fargo. L’analista Mike Mayo ha confermato il titolo come sua prima scelta nel comparto, fissando un obiettivo di 115 dollari nei prossimi dodici mesi. Un rialzo potenziale di oltre il 21% rispetto ai valori attuali, con proiezioni che guardano addirittura a 150 dollari entro il 2027, cioè fino a +50%. L’ottimismo è sostenuto dai risultati del secondo trimestre 2025, con utili e ricavi in crescita, e dalla strategia di semplificazione aziendale che sta liberando risorse per i segmenti più redditizi. La banca sta inoltre portando avanti un programma di buy-back significativo, segnale di fiducia nella propria valutazione di mercato.
Il contesto di mercato e i possibili scenari
A dare peso a queste previsioni è il quadro complessivo. Goldman Sachs ha incluso Bank of America nella sua “Conviction List” di giugno 2025, insieme ad altri titoli ad alto potenziale come Capital One e Uber. Adam Parker di Trivariate Research, invece, sottolinea come il settore finanziario, da Morgan Stanley a JPMorgan, possa essere uno dei motori di un rally nei prossimi mesi. Non è solo questione di singoli nomi: i grandi istituti americani stanno beneficiando di politiche più favorevoli, di una gestione più agile e di un ritorno di interesse da parte degli investitori istituzionali.
Se le condizioni macroeconomiche resteranno stabili e la Federal Reserve manterrà un approccio graduale sui tassi, l’ipotesi di una crescita robusta per il comparto bancario diventa più concreta. Tuttavia, restano incognite legate a eventuali turbolenze geopolitiche o a rallentamenti dell’economia globale. Gli analisti più cauti ricordano che il margine di rialzo dipende anche dalla capacità delle banche di mantenere il controllo sui costi e di cogliere nuove opportunità di ricavo nei servizi digitali e nei mercati internazionali.
Per ora, il sentiment prevalente resta positivo. Bank of America e Citigroup sembrano avere carte importanti da giocare, sostenute da fondamentali solidi e da strategie che puntano a creare valore per gli azionisti. Ma come sempre a Wall Street, il vero banco di prova sarà il tempo: tra un anno, si saprà se le proiezioni di oggi saranno ricordate come previsioni azzeccate o come semplici suggestioni di metà anno.