Ogni undici anni qualcosa cambia, ma pochi se ne accorgono. Il Sole si comporta come un metronomo invisibile: accelera, rallenta, e nel farlo, sembra lasciare un’impronta negli eventi che si succedono sulla Terra.
Ci sono periodi in cui tutto esplode: guerre, crisi finanziarie, pandemie. E quasi sempre, il calendario solare è lì, in sottofondo, a segnare un nuovo inizio. Che si tratti solo di coincidenze o di un legame profondo, vale la pena guardare meglio a questo schema nascosto.

Non si parla di astrologia né di teorie cospirazioniste, ma di un fenomeno documentato da secoli. Un ciclo regolare che, per alcuni studiosi, potrebbe avere un’influenza che va oltre la scienza atmosferica.
Qualcosa che vibra a livello globale, e che potrebbe essere molto più vicino all’economia e alla psicologia collettiva di quanto si immagini.
Quando il Sole cambia, il mondo lo segue?
Il ciclo solare, in media lungo 11 anni, è monitorato da decenni. Si misura osservando le macchie solari, aree temporaneamente più fredde che compaiono sulla superficie del Sole. Questi cicli oscillano da un minimo a un massimo di attività, per poi tornare indietro. Nonostante la natura fisica e astronomica di questo fenomeno, le sue implicazioni potrebbero non fermarsi all’ambito scientifico.

Fin dal XIX secolo, alcuni economisti e scienziati hanno ipotizzato che il ciclo del Sole potesse in qualche modo influenzare anche eventi storici ed economici. William Stanley Jevons, nel 1875, fece notare come le crisi economiche sembrassero spesso avvenire in corrispondenza con i minimi solari. Da allora, osservazioni simili hanno continuato a emergere. La crisi del 1929, ad esempio, è avvenuta poco prima dell’inizio del ciclo 17. La pandemia da Covid-19 è esplosa due mesi dopo la fine del ciclo 24, nel pieno avvio del ciclo 25.
Anche altri momenti chiave come la crisi del 2008, la guerra del Vietnam, la caduta del Muro di Berlino e la Seconda Guerra Mondiale risultano in molti casi collegati ai passaggi tra un ciclo e l’altro. Sono coincidenze? Non ci sono prove scientifiche definitive, ma il ripetersi del pattern lascia perplessi.
Mercati, umore collettivo e una possibile connessione
C’è chi suggerisce che il ciclo solare possa influire anche sul comportamento dei mercati finanziari. Non direttamente, certo, ma attraverso una serie di effetti secondari. Durante i minimi solari, le radiazioni cosmiche aumentano e potrebbero avere un impatto sull’umore e sulla salute psicofisica. Se una parte significativa della popolazione si sente più ansiosa, vulnerabile o instabile, anche le decisioni economiche diventano meno razionali. Questo può influenzare l’andamento dei mercati, accentuare l’incertezza o amplificare dinamiche già in atto.
Non si tratta di spiegazioni mistiche: si osservano correlazioni temporali, non cause certe. Ma l’idea che ci sia una sincronia tra il ritmo solare e il battito del mondo resta affascinante. Alcuni studiosi vedono in questo fenomeno un possibile legame con la psicologia sociale, mentre altri credono che l’effetto sia più legato al clima e alle condizioni ambientali.
Guardando al presente, il ciclo 25 è ancora in corso. Il suo picco è atteso proprio tra il 2024 e il 2025. E di nuovo, il mondo sembra attraversare una fase delicata: guerre, crisi energetiche, tensioni economiche. Tutto questo alimenta l’interesse verso un’ipotesi che, pur senza certezze, continua ad attrarre menti curiose.