Ecco come guadagnare il 40% all’anno con un’ obbligazione: investire o scappare?

Non tutte le obbligazioni sono fatte per dormire sonni tranquilli. Alcune fanno battere il cuore, altre fanno sudare freddo. Ma quando il rendimento promette cifre da capogiro, fermarsi a riflettere è quasi impossibile.

Le obbligazioni governative ad alto rendimento sono un mix esplosivo di opportunità e insidie, e ogni scelta è come una scommessa con il futuro. Basta guardare certi numeri per farsi venire il dubbio: vale davvero la pena rischiare tutto per un 40% annuo? E soprattutto, cosa c’è dietro quei rendimenti stellari? La risposta, spesso, è tutto tranne che semplice.

Dollari e freccia verso l'alto
Ecco come guadagnare il 40% all’anno con un’ obbligazione: investire o scappare?-trading.it

C’è chi dice che l’adrenalina fa bene anche agli investimenti. Altri, invece, preferiscono la calma di un rendimento contenuto ma sicuro. Quello che è certo è che i mercati emergenti e le società ad alto rischio offrono qualcosa che pochi altri strumenti riescono a dare: emozione. E in un mondo in cui i guadagni sembrano sempre più compressi, c’è chi è pronto a mettere da parte la prudenza per inseguire occasioni fuori dal comune.

Il punto, però, non è solo economico. È anche culturale, strategico, perfino personale. Ogni investitore ha una soglia diversa di tolleranza al rischio. Ma tutti, prima o poi, si trovano a fissare quel numero magico su un grafico e chiedersi: “E se questa volta funzionasse davvero?”

Quando il rendimento sembra troppo bello: ecco cosa succede nei Paesi che fanno tremare le mani

Nel vasto panorama delle obbligazioni governative ad alto rendimento, alcuni numeri fanno più scalpore di altri. Prendiamo l’Argentina: i suoi titoli a un anno promettono un rendimento che sfiora il 40,5% annuo. Una cifra che fa brillare gli occhi, ma anche drizzare le antenne. Non è un segreto che il paese abbia alle spalle una lunga storia di default e una valuta che si svaluta più in fretta del tempo necessario per leggere un prospetto informativo.

Scritta No pain No gain
Quando il rendimento sembra troppo bello: ecco cosa succede nei Paesi che fanno tremare le mani-trading.it

Stesso discorso in Turchia, dove le obbligazioni a due anni offrono rendimenti simili. Solo che nel mezzo c’è una lira che perde valore come se fosse in caduta libera e un’inflazione che non accenna a fermarsi. Investire qui vuol dire accettare il caos e sperare di uscirne indenni.

Anche l’Egitto gioca la carta dell’alto rendimento: oltre il 27% per i titoli a sei mesi. Ma si tratta di un equilibrio fragile, dove la volatilità è la norma e la stabilità resta un miraggio. In confronto, paesi come Nigeria e Brasile sembrano quasi tranquilli: il primo offre rendimenti al 19% su scadenze decennali, mentre il secondo si aggira intorno al 14% su titoli a due anni, in un contesto un po’ più ordinato. Ma non si tratta comunque di passeggiate nei parchi finanziari.

Corporate ad alto rischio e titoli tranquilli: chi l’ha detto che non si può fare un mix?

Se le obbligazioni statali di certi paesi sembrano montagne russe, il mondo delle corporate high yield appare come un parco giochi più ordinato, ma comunque emozionante. Negli Stati Uniti, queste obbligazioni offrono in media un rendimento del 7%, in un contesto regolamentato e stabile. Non proprio una scommessa, ma nemmeno una passeggiata sicura.

In Europa i rendimenti sono un po’ più contenuti, attorno al 5,3%, ma spesso più stabili. Fondi e ETF permettono di costruire portafogli diversificati, scegliendo tra settori e rating. Qui si gioca più sulla strategia che sulla resistenza allo stress.

Chi invece vuole dormire sereno, può puntare su titoli governativi classici: i Treasury americani a 10 anni offrono circa il 4,38%, i Bund tedeschi tra il 2,5% e il 2,9%, mentre la Cina chiude con l’1,6%. E da non dimenticare i nostri BTP che su scadenze lunghe rendono ben oltre il 3% netto. Non fanno battere il cuore, ma raramente fanno sudare freddo.

Gestione cookie