Tre nomi, tre direzioni e un’unica certezza: UBS ha tracciato la rotta con decisione. Non si tratta di intuizioni fugaci né di scommesse a effetto rapido. Qui si gioca sul lungo periodo, con scelte che raccontano molto più di quello che sembra.
Dietro a ogni titolo c’è una logica precisa, alimentata da trend globali e da dati solidi. E mentre il mercato si affanna tra alti e bassi, alcune mosse parlano di pazienza, visione e concretezza. Chi pensa che la solidità sia noiosa, forse non ha guardato bene. Perché quando tecnologia, logistica e consumo si incontrano, il futuro inizia a prendere forma. Una forma tutt’altro che scontata.

C’è un fascino particolare nel seguire chi decide di muoversi controcorrente. In un’epoca in cui tutti cercano l’onda perfetta da cavalcare, chi guarda oltre l’immediato si distingue. Non sempre i titoli più chiacchierati sono quelli più promettenti, e non sempre l’attenzione dei media coincide con un reale potenziale. Alcune scelte, anche se meno appariscenti, nascondono basi molto più robuste. Il tempo è galantuomo, e chi sa dove mettere le fondamenta difficilmente resta indietro. Le storie che meritano di essere seguite sono spesso quelle che crescono in silenzio, ma lasciano un’impronta duratura.
Micron Technology: quando i chip smettono di essere noiosi e diventano protagonisti del futuro
Sotto la superficie del mondo tech, Micron Technology continua a costruire il proprio percorso con una coerenza che fa scuola. Il suo business, concentrato su memorie RAM e NAND, è più centrale di quanto si pensi. Ogni avanzamento nel campo dell’intelligenza artificiale ha bisogno di una base solida, e Micron fornisce proprio quella. Con un prezzo che si aggira attorno ai 122 dollari e un target alzato da UBS, il titolo beneficia di un trend che va ben oltre la semplice crescita ciclica. Qui si parla di trasformazione strutturale.

La richiesta di chip legati all’AI sta crescendo in modo esponenziale, e non sembra destinata a rallentare. Dietro al rialzo di target c’è una fiducia chiara: Micron è ben posizionata per cavalcare quest’onda lunga. UBS vede in questo titolo una scelta di lunga prospettiva, non un fuoco di paglia. E mentre molti guardano solo ai giganti del software, c’è chi preferisce puntare su chi costruisce le fondamenta. Forse meno visibile, ma decisamente più stabile.
FedEx e Yum China: uno fa volare i pacchi, l’altro vende pollo… ma entrambi piacciono a UBS
La seconda scelta si chiama FedEx, e no, non è solo una compagnia di spedizioni. Con un prezzo attuale di circa 229 dollari, e un obiettivo fissato da UBS a 311, il colosso logistico mostra margini di crescita sottovalutati. Il rapporto prezzo/utili contenuto indica secondo gli analisti una valutazione interessante, soprattutto per chi cerca titoli solidi e poco esposti a mode passeggere. Il dividendo costante aggiunge un ulteriore strato di fiducia.
Accanto a lui, e con una traiettoria diversa, c’è Yum China. Con i suoi 44 dollari per azione e un target fissato a 59, questa realtà della ristorazione cinese sembra pronta a un salto. Il progetto di espansione è ambizioso: oltre 30.000 locali entro il 2030. Il modello franchising-friendly consente margini operativi migliori e cash-flow in crescita costante. UBS punta su questo mix di espansione e controllo dei costi come formula per una crescita duratura.