I grandi investitori lo sanno: non sempre bisogna rincorrere i titoli più chiacchierati per ottenere rendimenti interessanti. C’è una strategia semplice ma potente che punta su azioni solide, con dividendi elevati e un potenziale di crescita interessante.
Ecco come i “Dogs of the Dow” potrebbero rappresentare una scelta intrigante per il 2025 e quali sono le dieci aziende che rientrano in questa strategia quest’anno.
Se ti dicessi che esiste un metodo d’investimento che punta su aziende storicamente stabili, con dividendi generosi e una strategia di ribilanciamento annuale semplice da seguire, ci crederesti? Non si tratta di un segreto riservato agli esperti di Wall Street, ma di una tecnica accessibile a chiunque voglia costruire un portafoglio solido. La strategia dei Dogs of the Dow ha radici lontane, ma la sua efficacia continua a essere dibattuta e seguita con interesse. E per il 2025, ci sono dieci nomi che spiccano per il loro rendimento da dividendo. Ma funziona davvero? Quali sono i vantaggi e i limiti di questa strategia? Vediamolo insieme.
L’idea dietro i Dogs of the Dow è tanto semplice quanto affascinante: si prendono le dieci azioni con il dividendo più alto all’interno dell’indice Dow Jones, e si investe equamente in ognuna di esse. L’obiettivo è sfruttare il fatto che un dividendo elevato spesso segnala un’azienda sottovalutata o con un prezzo inferiore al suo valore reale. A inizio anno si selezionano i dieci titoli, si investe in essi e si lascia il portafoglio invariato fino alla fine dell’anno, quando si ripete il processo.
Questa strategia parte dal presupposto che le aziende solide tendono a recuperare valore nel tempo e che il loro alto rendimento da dividendo può offrire un’entrata interessante per gli investitori. Non è una formula magica, ma si basa su principi finanziari validi: comprare basso, incassare dividendi e puntare su società con fondamentali robusti.
Per il 2025, la strategia identifica le seguenti aziende come i Dogs of the Dow, grazie al loro dividendo elevato:
Questi nomi non sono certo una sorpresa per chi segue il mercato: si tratta di giganti industriali con una lunga storia di successi e una solida reputazione per la distribuzione di dividendi costanti. Ma è importante considerare che un alto rendimento da dividendo non garantisce automaticamente un buon investimento. Bisogna sempre analizzare il contesto economico, le prospettive aziendali e il settore di riferimento.
Investire non significa solo seguire una formula, ma capire il contesto e adattare la strategia alle proprie esigenze.
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