Non è l’Apocalisse ma ci si sta avvicinando, questi Paesi resteranno senza ospedali: come si gestirà la sanità.
Il pensiero che dei Paesi resteranno senza ospedali sembra assurdo, ma è la realtà che si sta per consolidare, e mette non poca agitazione. A livello locale qualcosa di grande sta cambiando, ma non in positivo, perché alcune aree stanno chiudendo, altre unificandosi, ma non è detto che la situazione sia migliore. Forse l’intento è il risparmio, il quale non è detto che si consolidi, ma la conseguenza più preoccupante e che sicuramente sarà il futuro, è la concreta difficoltà ad accedere alle cure. Di quali realtà e popolazione locale si sta parlando?

Un caso che sta lasciando letteralmente senza parole le persone è quello di Ascoli, il capoluogo di provincia in Italia. Questo è senza ospedale, e la decisione Regionale e dei sindaci ha comportato la chiusura delle strutture sanitarie locali, al fine di compiere un’opera “più funzionale”. L’obiettivo è quello di creare un polo ospedaliero unico in un’altra zona.
Ma invece di essere un “sogno di sviluppo” appare come una grossa preoccupazione per le persone che temono per la difficoltà di accesso rapido alle cure, specialmente in emergenza.
Generalmente la situazione di riduzione del numero di ospedali e la centralizzazione delle cure in strutture più grandi, ma meno diffuse, ha comportato un fenomeno inedito. Si tratta di “viaggi della speranza”, perché interminabili e difficoltosi, verso le strutture sanitarie necessarie, ma di cui non si è certi di arrivare.
Ciò si è consolidato soprattutto al Sud dove molti cittadini si spostano verso Regioni del Centro-Nord per ricevere le cure specialistiche di cui necessitano, specie se più avanzate
Questi Paesi resteranno senza ospedali, analisi del territorio: cosa accadrà
Ci sono dei fattori chiave da analizzare per comprendere quali Paesi resteranno senza ospedali, soprattutto evidenziando quale sarà nel concreto la situazione che si esaurirà e se davvero ci si deve preoccupare. Ecco quali sono i Paesi che resteranno senza ospedali, la situazione potrebbe sfuggire dal controllo.

Ormai è abbastanza evidente constatare che gli ospedali d’eccellenza si concentrino tutti nel Nord Italia. Secondo la stima attuale e i dati del Ministero della Salute, sono 12 su 21 gli ospedali di eccellenza in quest’area. Mentre i migliori al Centro sono 7 e al Sud Italia solo 2. È evidente lo sbilanciamento nella qualità e disponibilità di cure ospedaliere tra Nord e Sud.
Senza dimenticare che nei piccoli Paesi e nei capoluoghi di provincia si consolidano queste chiusure forzate “per razionalizzare le risorse”, tagliando si auspica ad un maggior risparmio, come nel caso del capoluogo di Ascoli che è rimasto senza ospedale. Nelle Regioni del Meridione si soffre soprattutto per la mancanza di strutture, specie di quelle altamente specializzate, e ciò comporta lo spostamento verso aree più attrezzate.
Secondo l’analisi sono questi i Paesi più in difficoltà, non c’è un elenco ufficiale pubblicato e aggiornato, ma è evidente che sarà il Sud ad essere penalizzato, e tutte le zone periferiche e meno popolate.