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Nuovi titoli di Stato a 8 anni con ottimi rendimenti: un’occasione da prendere al volo

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Nella seduta dell’asta di venerdì 29 aprile 2022 il Ministero dell’economia e delle finanze ha collocato la seconda tranche del CCTeu con scadenza 15 ottobre 2030.

Il Mef ha emesso questo Certificati di Credito del Tesoro con scadenza a otto anni e tasso variabile indicizzato all’Euribor. L’ammontare complessivo dei CCTeu emessi è pari a 1,5 miliardi di euro.

I CCTeu sono titoli a tasso variabile con una durata compresa tra i 3 e i 7 anni. Il loro rendimento è corrisposto con cedole periodiche posticipate rispetto al tasso dell’Euribor con cadenza semestrale. L’Euribor è il tasso di interesse interbancario di riferimento comunicato giornalmente dalla European Money Markets Institute, ed è frutto della media dei tassi di interesse applicati dalle banche attive nel mercato dell’euro.

Il rendimento finale del titolo dipenderà oltre che dagli interessi corrisposti nel tempo, anche dalle differenze tra il valore nominale a rimborso e il prezzo pagato all’emissione.

Emissione nuovi titoli di Stato CCTeu a 8 anni: rendimenti periodici e flessibili

Tra le altre caratteristiche comuni a tutti i Ccteu ci sono la periodicità delle aste. Queste avvengono di norma con cadenza mensile alla metà di ogni mese, con modalità di rimborso alla pari. Il Certificati di Credito del Tesoro con ISIN:IT0005491250 ha un rendimento del 0,610%.

Il rendimento lordo complessivo dello strumento è stato fissato allo 0,584%, sulla base di un prezzo di aggiudicazione di 99,33. L’asta si è conclusa al massimo del range di offerta disponibile compresa tra 1 e 1,5 miliardi di euro. Del CCTeu in questione sono in circolazione titoli per un ammontare di 6,5 miliardi di euro.

Il CCTeu in questione ha ottenuto richieste per oltre 2,64 miliardi di euro, equivalente a un rapporto di copertura di 1,76. Il dato conferma quindi un sentiment di avversione al rischio e la ricerca di asset capaci di adattare i propri rendimenti alle variazioni delle politiche monetarie.

Andrea Carta

Ha studiato Analisi Tecnica dei mercati finanziari e ha svolto la professione di trader indipendente fino al 2019. Appassionato di letteratura e scrittura creativa, concilia le sue conoscenze ed esperienze scrivendo articoli in tema finanziario, socio economico e politico

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