Un nuovo tassello importante nelle regole che definiscono i criteri di eredità e successione. Una sentenza che spaventa qualcuno.
Conseguenze penali se non ottemperi al nuovo obbligo di comunicazione: parliamo di eredità e di valori patrimoniali. Una sentenza che in pochi conoscono.
Parliamo di eredità e di una nuova sentenza della Cassazione, ma prima è doveroso fare un passo indietro per capire il problema alla base. In assenza di un testamento, l’eredità spetta prima di tutti al coniuge superstite e ai figli. In mancanza di figli, subentrano i genitori, poi i nonni. In assenza di parenti entro il sesto grado, l’eredità va allo Stato. La successione legittima, invece, si applica quando manca un testamento e sarà un giudice a determinare chi sono gli eredi e come si divide l’eredità.
Fin qui tutto chiaro, ma esistono casi continui in cui l’eredità viene dibattuta e nel caso che stiamo per affrontare, parliamo di un esempio molto delicato di successione. Una mancata comunicazione potrebbe essere molto grave, fino ad arrivare ad un reato penale.
Il problema che ha richiesto l’intervento della Cassazione era: se una persona obbligata a comunicare la variazione del patrimonio non lo fa, commette reato?
Nello specifico la sentenza riguarda una questione particolare: chi è stato condannato per certi gravi reati come mafia, terrorismo, reati fiscali e altri, oppure è sottoposto a misure di prevenzione, ha l’obbligo per dieci anni di comunicare alla Guardia di Finanza ogni variazione significativa del proprio patrimonio, entro 30 giorni dall’evento. Se non lo fa, rischia una condanna penale. Il giudice, per condannare, dovrà sempre verificare e dimostrare se l’omessa comunicazione è stata davvero pericolosa per il bene giuridico protetto.
L’obiettivo è controllare meglio i patrimoni di persone considerate pericolose, per evitare che denaro o beni di origine illecita entrino nell’economia legale senza controllo. Anche se alcune variazioni (come l’eredità) sono già pubbliche (perché c’è la denuncia di successione), la Corte afferma che serve comunque una comunicazione specifica alla Guardia di Finanza per permettere controlli più rapidi e mirati. Dunque chi è obbligato a comunicare le variazioni patrimoniali, perché condannato per i reati di cui sopra o sottoposto a misure di prevenzione, deve farlo anche se riceve beni tramite eredità. Chi non lo fa rischia una condanna anche se, lo ribadiamo, il giudice deve sempre verificare se l’omissione sia stata davvero pericolosa secondo i principi della legge penale.
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