Ogni genitore pensa al futuro dei propri figli. Non tutti però mettono in pratica operazioni davvero redditizie, come questa.
Ogni genitore pensa al bene del proprio figlio, alla sua felicità alla sua serenità economica. Per questo nel corso della sua vita, dal momento in cui diventa per l’appunto genitore, ogni sforzo, ogni sacrificio sarà orientato a rendere più agevole ciò che verrà dopo. Assicurare una solida base di partenza ad un figlio, per la propria vita, per il proprio avvenire, riguarda ogni genitore, ed in genere tutti, o quasi, tendono ad investire in prodotti bancari o postali. Buoni fruttiferi, fondi di investimento, strumenti di accantonamento automatico.
Spesso un genitore può lasciare in eredità ad un figlio un immobile, magari immaginando che da questo possa trarne una periodica rendita o magari il ricavato di una ipotetica vendita futura. Pochi genitori, invece attuano un altro tipo di strategia, che consente, con un importo di partenza più basso di raggiungere cifre sostanzialmente molto simili a quelle raggiunte da chi ha optato invece per altre forme di investimento. Il risultato, insomma, è ottimo, ma con un minore impegno iniziale, cosi come anticipato.
1000 euro iniziali per un capitale finale di 100mila euro, è possibile, ecco come. Tutto sta nel concetto di interesse che può essere applicato in diverse modalità completamente diverse, generando risultati altrettanto diversi. Quello semplice lo si ottiene alla fine di un determinato percorso ed è noto già in partenza. 10mila euro, ad esempio investiti su un BTP a 30 anni al tasso dell’1,90%, danno 190 euro lordi annui. Moltiplicando per i 30 anni dell’investimento, otterremo un montante finale lordo pari a 15.700 euro. Il BTP in questione è probabilmente il più “generoso” scambiato al Mercato telematico organizzato.
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L’interesse composto, al contrario al termine del periodo utile non distribuisce quanto maturato ma lo investe nuovamente. Con 10mila euro, ad esempio investiti su un prodotto che può rendere un 1,90% annuo, si potrebbe arrivare dopo 30 anni ad un montante lordo finale pari a 17.588 euro. Il tutto insomma sta nello scegliere il giusto investimento. Approfittare delle giuste condizioni ed affidarsi al mercato che per quel che riguarda la possibilità di rischiare è sempre disposto a dare una possibilità agli investitori.
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