L’esenzione dal pagamento del ticket sanitario è possibile per i pensionati, per ragioni mediche ma anche per reddito. Ecco la risposta alle domande che tutti si pongono e tutto quello che c’è da sapere per ottenerla.
Il ticket sanitario è stato introdotto in Italia nel 1982 e rappresenta il modo con cui gli assistiti contribuiscono al costo delle prestazioni sanitarie di cui usufruiscono. Esso è previsto per le visite specialistiche e gli esami di diagnostica, per le cure termali e per le prestazioni eseguite in pronto soccorso senza carattere di emergenza.
Alcuni cittadini, però, hanno diritto all’esenzione dal pagamento del ticket sanitario. Essi sono: individui con redditi bassi, pensionati, invalidi, pazienti affetti da malattie croniche o rare e donne in stato di gravidanza. Nel dettaglio, in merito a quanto seguirà, ci occuperemo dell’esenzione ticket per reddito.
Di seguito la risposta alle domande più frequenti e tutto quello che c’è da sapere per ottenerla.
Coloro che ne presentino i requisiti, non dovranno mai richiedere espressamente l’esenzione ticket per reddito: tale esenzione, infatti, gli verrà riconosciuta in automatico. Nel dettaglio, ogni 1° aprile, Asl e Agenzia delle Entrate elaborano un minuzioso elenco dei pazienti che hanno diritto a tale agevolazione.
Nei confronti degli aventi diritto, dunque, verrà generato un attestato di esenzione che potrà essere recuperato accedendo al proprio Fascicolo Elettronico presente sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Qualora, invece, non si è a conoscenza della propria presenza all’interno di tale elenco, potrà procedere con un’autocertificazione che testimoni il pieno rispetto dei requisiti. Essa dovrà essere inviata agli uffici dell’azienda sanitaria locale.
Per quanto riguarda i minori, invece, la richiesta deve essere presentata da un genitore che ne eserciti la potestà, un tutore, un amministratore di sostegno o il curatore nei casi in cui la sua presenza sia prevista.
I requisiti per accedere a tale esenzione ticket sono diversi e, per quanto riguarda il reddito, ognuno di essi prevede l’assegnazione di un codice di riferimento. Essi sono:
Qualora, invece, si dovessero perdere i requisiti, tocca al cittadino dover contattare l’Asl per fornirgli la comunicazione inerente.
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