Al netto della guerra e della crisi economica, c’è un’ottima notizia che riguarda l’Italia: cresce l’export made in Italy e fa ben sperare.
Sia chiaro i valori non sono altissimi, ma in questo periodo di incertezza economica, ci sembra giusto esultare per un timido segnale positivo. Che, si spera, possa essere l’inizio di una stabilizzazione a cui tutti aspirano.
Nel 2021 sono stati raggiunti cifre da record in termini di esportazioni. Il nostro paese ha fatto registrare un valore di 516 miliardi di euro di esportazioni, con un +18,2% sul 2020 e un + 7,5% sul 2019.
I risultati strabilianti sono ovviamente il frutto della ripresa economica post covid. Per fortuna la tendenza è stata confermata anche nel 2022, fermo restando che occorre tenere conto della differenza tra valori reali e valori normali in virtù del tasso di inflazione attuale.
In ogni caso la tendente alla crescita è comunque evidente e riguarda tutti i settori manifatturieri.
Nei primi otto mesi del 2022 le importazioni da Mosca erano più che raddoppiate al 121%, i mesi di settembre e ottobre hanno visto una crescita di appena 21 punti. Considerando le frenate dei valori del gas è possibile che si prosegue ancora nella stessa direzione, riuscendo ad apprezzare i benefici di tutto ciò.
Al netto del deficit energetico, l’Istat ha individuato una crescita dell’export made in Italy e, dunque, del settore manifatturiero che attualmente supera i 12 miliardi. In questo modo, è possibile abbassare il passivo a 5,4, diminuito di oltre 2 miliardi da agosto.
Tutto ciò è dovuto alla crescita delle vendite all’estero che per l’undicesimo mese consecutivo continua la sua inesorabile crescita. In particolare, negli ultimi mesi si è assistito ad una crescita del 26,9% che, attualmente, rappresenta il migliore risultato tendenziale dell’anno.
A differenza di quello che si potrebbe pensare, il confronto con i valori registrati nel 2021 non è così impietoso. Lo scorso anno solo 3 paesi hanno fatto meglio dell’Italia, in quanto a crescita dell’export. Ci stiamo riferendo alla Cina, all’India e alla Corea del Sud, che rappresentano le principali economie in via di sviluppo.
Rispetto alle economie già consolidate, quella italiana si è dimostrata la più dinamica sul fronte delle esportazioni.
Ad ogni modo il trend sarà confermato anche per il 2022, con previsioni che parlano di 600 miliardi di euro di export.
Ad influire positivamente sulla crescita delle esportazioni ci sono diversi fattori tra cui la flessibilità e la rapidità con cui si è riusciti a trovare nuovi mercati di sbocco e di rifornimento che hanno sostituito quelli chiusi a causa della pandemia e della guerra.
A contribuire alla crescita delle esportazioni made in Italy, c’è l’intervento delle istituzioni e il supporto del sistema finanziario.
Ci sono, dunque, diversi strumenti che favoriscono le attività di export, come le fiere che ogni anno sono in grado di generare circa il 50% delle esportazioni del settore manifatturiero italiano. Senza dimenticare l’importanza di tutte le promozioni, che contribuiscono a far conoscere e a tutelare il made in Italy.
L’INPS avvia la nuova stagione degli avvisi bonari per una determinata categoria di contribuenti che…
Le nuove regole del Servizio Sanitario Nazionale ridefiniscono chi ha diritto all’esenzione dal ticket sanitario…
Il credito cresce, ma ottenere un finanziamento sembra ancora un'impresa? La risposta potrebbe trovarsi nei…
La televisita per i certificati di malattia e la ricetta valida 12 mesi promettono di…
Una semplice scelta può trasformare il pagamento del bollo auto in un vantaggio economico immediato,…
Il Ministero del Tesoro prepara una nuova finestra di emissioni con tre Btp programmati per…