Figli: no al bonus ma sì alle detrazioni, chiariamo il nuovo pasticcio “Cifre forti ma si rischia di perderle”

Per quanto riguarda i figli si conferma il no al bonus, ma il sì alle detrazioni: cosa implica?

La situazione sta sfuggendo di mano a molti, ma non bisogna disperare, perché dopo il no al Bonus figli, si dice sì alle detrazioni. Ma com’è possibile? Un pasticcio burocratico misto a caos da un punto di vista gestionale, ma con questa breve e pratica guida è possibile comprendere come agire e soprattutto, come non commettere errori.

sfondo bambini che giocano, banconote euro e grafico a ribasso
Figli: no al bonus ma sì alle detrazioni, chiariamo il nuovo pasticcio “Cifre forti ma si rischia di perderle”- Trading.it

Il mese di gennaio 2025 ha confermato le detrazioni, queste ammontano fino a 950 euro per quelli a carico, ma solo per coloro che hanno età compresa tra 21 e 29 anni. Ma oltre i 30 anni, tale scontistica non spetta più, tranne nei casi in cui i figli abbiano disabilità accertata. Ma cosa resta valido?

Non si perde lo Status familiare in delle condizioni precise. Infatti, se il figlio in generale ha un reddito annuale non maggiore a  2.840,51 euro, o 4 mila euro fino a 24 anni. Allo stesso tempo, i genitori possono continuare a detrarre le spese sostenute tra loro.

Quali spese? Quelle mediche, scolastiche, sanitarie, sportive o assicurative. Ancora anche altri oneri detraibili o deducibili previsti dalla legge. Ma cosa cambia?

Cosa cambia per i figli con il no al bonus, ma il sì alle detrazioni

Confermato che dopo il no al bonus figli, c’è un sì alle detrazioni, bisogna comprendere nel concreto come avviene la gestione in questione, e soprattutto quali sono gli errori che non si devono assolutamente commettere. 

persona fa calcoli a mano
Cosa cambia per i figli con il no al bonus, ma il sì alle detrazioni- Trading.it

Si dice ufficialmente addio alla detrazione fissa per carico familiare, massimo 950 euro in busta paga o pensione, per i figli che sono Over 30. Non ci sono grossi vantaggi in busta paga, ma si mantengono i benefici fiscali sulle spese. Ancora ci sono da considerare gli obblighi per il sostituto d’imposta, datore o ente pensionistico.

Infatti, si continua a indicare il codice fiscale del figlio a carico nella CU, cioè certificazione unica, questo pure se non spetta la detrazione per carichi di famiglia. Altri che sono a carico come suoceri o fratelli, seguono queste indicazioni. Dal 2025 viene eliminato il bonus da 750 euro per molti familiari che convivono, legge n. 207/2024.

Si attende l’approvazione di una norma correttiva su questo, al fine di reintrodurre i bonus fiscali che invece sono a loro favore, ma solo se rientrano nei limiti di reddito.

In sostanza, per i figli che hanno più di 30 anni si perde la detrazione fissa, ma non tutte le agevolazioni fiscali finora trattate. Cioè quelle legate alle spese sostenute dai genitori. Da qui, il sistema resta in parte tutelato, ma ci sono minori vantaggi nell’immediato per i nuclei familiari in questione.

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