Arrivano nuove forme di sostegno economico per le famiglie italiane. L’Assegno Unico spesso non basta: queste non devi fartele sfuggire
Anche il 2025 si preannuncia un anno caratterizzato dalla fluttuazione dei prezzi dei beni di prima necessità: per quanto ormai le famiglie abbiano fatto il callo e si siano abituate ai costanti rincari, di fatto la speranza è sempre quella che, a un certo punto, la situazione torni alla normalità. Il prezzo della benzina che è esposto proprio in questi giorni alle pompe di rifornimento, però, smentisce questa speranza: per quanto riguarda questo carburante, infatti, siamo tornati ai livelli di agosto 2024.
Tutto ciò ha delle pesanti conseguenze per le tasche delle famiglie italiane che, spesso con le medesime entrate, si trovano a dover affrontare pesanti spese per i medesimi beni e servizi di sempre. E l’Assegno Unico, in molti casi, non è sufficiente: ecco alcuni pacchetti di soldi da non lasciarsi sfuggire se si è in difficoltà.
Iniziamo dal Piano per le Famiglie di Torino, valido appunto nel capoluogo piemontese. La città ha lanciato un progetto interessante che include dieci azioni positive pensate proprio per le famiglie: si va dall’uso degli spazi verdi delle scuole alla creazione di uno strumento digitale mediante cui le famiglie possano informarsi su tutti i servizi attivi per loro. Obiettivo finale? Quello di rendere la città sabauda sempre più a misura di nucleo famigliare! Simili i progetti lanciati a Palermo e a Roma, dove sono state sviluppate due applicazioni chiamate “Spazio Famiglia” che consentono ai genitori di trovare servizi e locali pensati per loro come ad esempio musei, laboratori didattici o ristoranti con menù per bambini.
Sono molti, in generale, i Comuni che stanno istituendo centri dedicati alle famiglie, dove i genitori possono trovare un sostegno attivo alla propria attività genitoriale, progetti creativi per i propri figli e in generale uno spazio dove regni l’ascolto, la comprensione e la condivisione. Al tempo stesso, sempre più amministrazioni locali stanno promuovendo tutta una serie di politiche volte a supportare la conciliazione della vita professionale con quella famigliare mediante servizi di assistenza durante le ore lavorative o proposte flessibili come, per esempio, il part time orizzontale.
Da non dimenticare, infine, tutti quegli incentivi economici locali pensati e supportati dalle singole amministrazioni per la propria cittadinanza: spesso ignorati o poco conosciuti, consistono ad esempio in sconti sulle tasse comunali o sull’iscrizione scolastica dei figli e possono costituire un vero aiuto ad arrivare più serenamente a fine mese.
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